A Palena scoppia la moda del Torrentismo (foto)

A Palena scoppia la moda del torrentismo. Superate da giugno ad agosto le 700 presenze  sul Fiume Aventino. E’ uno dei maggiori fenomeni dell’estate 2017. È boom per il Torrentismo a Palena, uno dei centri turistici più belli della provincia di Chieti.

Il Torrentismo è nato nel 2012 da un’intuizione di due amici Domenico Rattenni e Luca Di Cino vogliosi di valorizzare ancor di più il territorio di Palena con l’associazione Alto Aventino (APT). Il Torrentismo è uno sport outdoor praticato tra giugno e fine ottobre a corpo libero saltando cascate e nuotando nelle pozze alla ricerca di adrenalina. Il percorso si svolge in un tratto di un 1 km nel Fiume Aventino nel comune di Palena. L’attività è adatta a persone di età dai 10 anni in su.

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L’organizzazione fornisce ai partecipanti la muta integrale, giubbotto salvagente e caschetto. I partecipanti devono essere forniti di scarpe da ginnastica o da trekking, un costume, una maglietta intima da indossare sotto la muta e un ricambio per fare la doccia alla fine del percorso. Prima di iniziare la pratica si spiega ai partecipanti in cosa consiste il Torrentismo: ambientamento in acqua, linguaggio visivo per la sicurezza ed il primo salto (3mt), tratto di acqua trekking per arrivare al secondo salto (5mt), un altro tratto di acqua trekking per arrivare al terzo salto trasformato in uno scivolo naturale. Si ripercorre infine un bel pezzo di acqua trekking per arrivare all’ultimo salto, il quarto, che comprende vari livelli di altezza (3mt, 5mt e l’adrenalinico da 8mt di altezza che è facoltativo). Tutte le operazioni sono seguite da guide specializzate e vengono eseguite nella massima sicurezza. Da giugno fino ad oggi in tantissimi si sono avvicinati alla pratica del Torrentismo: registrate presenze anche dall’estero (Inghilterra, Germania, Francia e ultimamente anche Israele) e da tutta Italia (dal Trentino Adige alla Sicilia). Da segnalare anche presenze illustri: lo scorso anno è intervenuto lo staff del Pescara Calcio con l’allora allenatore Massimo Oddo sceso nel Fiume Aventino per provare l’adrenalina di questo che ormai più che un fenomeno è diventata una grande realtà dello sport outdoor.