Scomparsa Renata Rapposelli: domani sarà ascoltata l’altra figlia

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Sarà ascoltata domani, nella caserma dei Carabinieri di Osimo, Maria Chiara Santoleri, la figlia 28 enne di Renata Rapposelli, l’unica con cui la pittrice 64 enne di origini teatine, svanita nel nulla dal 9 ottobre scorso, manteneva contatti frequenti.

La ragazza vive a Osimo e attraverso la sua testimonianza gli inquirenti cercheranno di ricostruire i rapporti tra i componenti della famiglia. Parole, quelle di Maria Chiara, che potranno essere confrontate con quanto dichiarato dal fratello Simone e dal padre Giuseppe, entrambi indagati, giovedì scorso, per omicidio in concorso e occultamento di cadavere che hanno riferito di rapporti deteriorati da anni, specie dal maggio scorso, sembra anche per motivi economici. Gli investigatori sembrano seguire una pista precisa. Gli accertamenti dei carabinieri del Ris, disposti dal sostituto procuratore Andrea Laurino, erano proprio mirati a raccogliere tracce biologiche nella casa di Giuseppe e Simone Santoleri, a Giulianova, dove Renata è stata in visita il giorno della scomparsa.

All’interno dell’ abitazione sarebbero stati prelevati solo reperti biologici. Dunque nessun sequestro di oggetti o vestiti. Ricerche molto accurate con il luminol non avrebbero rilevato tracce di sangue. La abitazione è stata posta sotto sequestro, così come l’auto del Santoleri, dopo l’interrogatorio nella caserma dei carabinieri di Ancona. Il marito aveva sostenuto di aver litigato, con la ex moglie, in casa a Giulianova, per una questione economica (forse un assegno di mantenimento), di averla riaccompagnata in auto a Loreto e poi di non averne avuto più notizie. La pittrice sembra fosse molto religiosa, e per alcuni anche legata a una setta, anche se non è stato possibile avere conferme in tal senso dagli investigatori. E’ possibile che nel giorno della scomparsa avesse in programma un incontro con i membri del gruppo di preghiera, al quale però non è mai arrivata. I carabinieri hanno anche svolto indagini e sopralluoghi a Loreto e nelle zone limitrofe. Il giallo sulla scomparsa della pittrice si infittisce, mentre crescono i sospetti sulle responsabilità dell’ex coniuge. Il figlio avrebbe confermato quanto detto in precedenza: di aver sentito i genitori litigare e di aver chiesto al padre di riaccompagnare la madre ad Ancona. L’avvocato Gianluca Carradori, che assiste gli indagati è stato presente ai rilievi, e si prepara a chiedere il dissequestro dell’appartamento.

“Padre e figlio hanno trascorso la notte sul divano del mio studio”, ha dichiarato il legale. “Ora stanno in un hotel. Sono tranquilli e ribadiscono la versione sempre sostenuta e che il papà ha accompagnato la ex moglie a Loreto in auto, lasciandola a due chilometri dalla Basilica. Dai prelievi fatti non sono emersi elementi contro i miei clienti”.