Pescara: mercatino, R.C. e Cgil con Senegalesi sotto Comune

Sotto il Comune di Pescara, oggi, manifestazione delle comunità senegalese e bengalese, Rifondazione Comunista con la Cgil sostiene l’iniziativa e si chiede: “Che fine ha fatto il nuovo mercatino?”

La Cgil, con Rifondazione Comunista, dà man forte ai cittadini senegalesi e bengalesi che hanno manifestato sotto a Palazzo di Città: chiedono che fine abbia fatto il mercato etnico,a distanza di un anno dallo sgombero, e un tavolo di lavoro permanente all’amministrazione comunale per dare risposte ai lavoratori immigrati impegnati nel commercio fisso e ambulante. Lavoratori immigrati che, spiegano Patrick Guobadia ed Emilia di Nicola della Cgil: “si sono inseriti positivamente nella città di pescara, per una inclusione sociale positiva e costruttiva”. Una delegazione degli immigrati ha incontrato il sindaco di Pescara, Marco Alessandrini, il quale ha garantito che si sta lavorando per trovare una soluzione e realizzare il nuovo mercato etnico nel terzo tunnel della stazione.

Rifondazione, per bocca di Corrado Di Sante, dice “basta con gli sgomberi e la caccia alla strega” e chiede di costruire, insieme, soluzioni. Si fa riferimento sia allo sgombero di 120 cittadini senegalesi in via Ariosto, a Montesilvano, sia al mercato etnico che dovrebbe essere allestito nel terzo tunnel della stazione centrale di Pescara.

“E’ passato un anno dal vergognoso sgombero del mercatino della Stazione da parte della Giunta Alessandrini. Da allora – aggiunge Di Sante – la soluzione individuata, un nuovo mercatino, non è stata ancora realizzata. Se si scelgono le politiche di Salvini e Forza Nuova, di quelle politiche si rimane ostaggi. È incredibile che il PD che governa comune e regione, così prodigo a trovare ‘soluzioni’ quando si tratta degli amici imprenditori del Presidente Luciano D’Alfonso, non sia riuscito a sistemare dignitosamente una comunità che vive in città da anni con cui aveva assunto impegni. Lo sgombero ha ulteriormente aggravato le condizioni di vita delle comunità migranti non solo senegalese, è peggiorata la quotidianità anche della comunità bengalese, che vive attraverso il commercio ambulante. Senza soluzioni durature, senza percorsi di convivenza, crescita emancipazione è inevitabile che crescano paura e insicurezza. A peggiorare ulteriormente le cose anche lo sgombero delle palazzine di Via Ariosto a Montesilvano, insomma Alessandrini ha fatto scuola a Maragno, ancora una volta ad essere colpita la comunità senegalese. È un cortocircuito esplosivo. Ribadiamo solidarietà alla comunità senegalese, le amministrazioni di Pescara e Montesilvano riprendano il dialogo per dare celermente soluzioni praticabili. Alimentare la guerra tra poveri, gli sgomberi e la militarizzazione del territorio di certo non fanno più belle e vivibili le nostre città. Dov’erano i commercianti quando i politicanti di PD e destra riempivano l’area metropolitana di centri commerciali? Rifondazione e ambientalisti c’erano a battersi, in tutte le sedi, – conclude Di Sante – consapevoli del disastro che avrebbero provocato all’economia dell’area metropolitana”.

Il servizio del Tg8:

1 Commento su "Pescara: mercatino, R.C. e Cgil con Senegalesi sotto Comune"

  1. david celiborti | 05/06/2017 di 17:55 |

    Siamo alle solite con le false pratiche dannose d’accoglienza! Si mette in moto il parolaio “mistico” Corrado Di Santo con proteste ingiustificate insieme a un sindacato come quello della Cgil in completo sfascio mentale! Rifondazione Comunista e Cgil soppravvivono a loro stessi, in maniera pietosa e vogliono per acquistare ancora credibilità, pubblicizzarsi in maniera contorta, proteggendo cittadini stranieri(senegalesi e bengalesi) che si sono resi colpevoli in più modi di illegalità ( mercato etnico con vendita di prodotti taroccati o contraffatti da una parte parte, dall’altra lo sgombero in via Ariosto a Montesilvano deciso in seguito a constazione di degrado e di attività illecite come spaccio di sostanze stupefacenti ed esercizio della prostituzione!) Dopo attenta analisi,questi cittadini “stranieri” sono meritevoli di essere protetti e liberi di protestare davanti alla sede dei rispettivi uffici dei comuni in proposito? Io credo che questo partito della R.C. (Corrado Di Santo!) e il sindacato Cgil con la presenza e l’incitamento dell’interlocutore etnico stiano commettendo delle gravi illegalità essi stessi ! David

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