Pescara: Di Matteo e Diodati, bordate a sindaco e PD

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Più che un sassolino, se ne sono tolti tanti dalle scarpe, stamani, l’assessore regionale Di Matteo e il destituito assessore comunale di Pescara Diodati: bordate e critiche contro sindaco e PD.

Non le manda a dire, l’assessore regionale Donato Di Matteo, il quale difende a spada tratta l’operato dell’ormai ex assessore comunale di Pescara, Giuliano Diodati, fuori dalla giunta per far posto a Gianni Teodoro, con l’assessore esterno Civitarese che, invece, rimane. Di Matteo attacca il PD, reo di non aver fatto abbastanza e di pensare solo alle poltrone, mentre si delinea “nei prossimi mesi – prosegue Di Matteo – una sconfitta per il più importante partito del centrosinistra, se si continua così a livello regionale e comunale.” E ancora: “Noi non facciamo altro che difendere l’operato di un assessore competente e di un amministratore scelto dai cittadini, siamo diversi e mi vergogno al pensiero di essere associato all’idea che contrattiamo poltrone e poltroncine”. Nessuno sconto per il sindaco Alessandrini definito, da Di Matteo, “un individuo che si aggira per Pescara e non riesco a capire se sia carne o pesce, imbarazzante per lui stesso e per noi che lo abbiamo sostenuto.” Nell’affollata conferenza stampa di oggi, in Regione a Pescara, oltre a Di Matteo, esponenti del PD nazionali e regionali, anche qualche volto del centrodestra in Comune e, ovviamente, lo stesso Diodati. L’ex assessore accusa il capogruppo del PD in Comune, Marco Presutti, di non aver saputo gestire la situazione e il coordinatore cittadino, Moreno Di Pietrantonio, di atteggiamento “dilettantistico” nell’affrontare la questione.

LA REPLICA DEL SEGRETARIO REGIONALE DEL PD MARCO RAPINO

 “Il Sindaco Alessandrini, in questa ultima vicenda relativa alla ricomposizione della Giunta, si è fatto carico di una richiesta che proveniva direttamente dal Partito Democratico e dal suo gruppo consiliare: ricucire con i componenti della lista Teodoro. Il Pd Abruzzo riafferma con forza la stima per il lavoro svolto dal Sindaco e lo invita ad andare avanti nel percorso stabilito.” – afferma il Segretario dem Marco Rapino. “Dopo quasi un anno di incomprensioni era arrivato il momento di risolvere il problema con quella lista e rilanciare questa alleanza per rendere più efficace il lavoro in Giunta e in Consiglio che presto dovranno esaminare importanti provvedimenti per il futuro della città” – aggiunge Rapino. “Non meno rilevante è la nostra volontà di rendere nuovamente vincente la coalizione di Centrosinistra nelle prossime elezioni comunali, regionali e politiche. Come già detto da Donato di Matteo nel corso della conferenza stampa di questa mattina il Presidente D’Alfonso non ha influito in questa vicenda ma, semplicemente, ha aiutato e continua ad aiutare al fine di ricomporre questo strappo. Il ruolo di Luciano D’Alfonso è quello che deve essere riconosciuto ad ogni amministratore di ogni livello: trovare soluzioni per la propria terra.” Continua il Segretario: “Il Partito Democratico non deve in alcun modo risolvere i propri problemi interni attraverso la strumentalizzazione di fatti che risultano incomprensibili per i cittadini. La Regione oggi ha un Presidente che, per la prima volta, è riuscito a renderla protagonista sia attraverso un lavoro continuo e costante, sia attraverso una capacità e volontà straordinarie di risolvere i problemi; e di problemi storici la nostra Regione ne aveva e ha tanti, così come tante sono state le emergenze a cui la nostra popolazione è stata sottoposta negli ultimi due anni. L’attenzione per la gestione della cosa pubblica deve guardare al futuro e non fare nuovi debiti per le prossime generazioni. L’Abruzzo gode, oggi, di tanta credibilità sia a Roma che a Bruxelles e il motivo di tutto ciò sta nel fatto che questa Giunta Regionale ha saputo trovare la strada giusta per rispondere alle problematiche di tutto l’Abruzzo, trovando interlocutori che, nel passato, non ci hanno mai dato ascolto. Anche per tutte queste ragioni le dichiarazioni rilasciate dall’Assessore Di Matteo sono inaccettabili. Essere parte di una comunità politica non vuol dire coltivare nemici e alimentare climi di guerra. Lo invitiamo a riflettere sulle sue parole e a fare le dovute considerazioni. Come Partito Democratico non abbiamo il compito di tessere lodi e fare gli avvocati di difesa, ma di promuovere le ragioni del confronto e del coinvolgimento per offrire una proposta di governo sempre più efficace. Anche per questa ragione, come ben sa lo stesso Assessore Di Matteo, è nostra intenzione aprire un confronto serrato sull’agenda programmatica della Giunta, in particolare per definire il profilo e la linea che vogliamo seguire nei prossimi ventiquattro mesi di governo. A questo e per questo – conclude il Segretario – tutte le componenti del Pd sono invitate a partecipare e contribuire con idee e progetti sostenibili. Abbiamo bisogno di una battaglia di idee e di proposte, non di scenari che echeggino un’atmosfera da Cavalleria rusticana”.