Pedaggi A24 ed A25: il 22 maggio udienza alla Consulta

Rincari pedaggi A24 ed A25: è stata fissata per il prossimo 22 maggio l’udienza alla Corte Costituzionale del ricorso presentato dalla Regione Abruzzo.

Il ricorso, ha precisato il presidente della Regione Luciano D’Alfonso, è avverso l’articolo 52 della legge, inserita nella Finanziaria, sui canoni di concessioni che vanno alla fiscalità generale e non “in favore degli Abruzzesi”, ha proseguito il governatore. In sostanza si vuole trovare un modo per riabbassare i pedaggi autostradali della A24 ed A25, rincarati del 13% e che tante polemiche hanno sollevato soprattutto tra i pendolari. Sono 56 i milioni di euro l’anno per quel che riguarda i canoni di concessione che, secondo la Regione, dovrebbero andare al Ministero e non all’Anas come accade ora, visto che l’intesa è tra Ministero dei Trasporti e Strada dei Parchi, fondi che servono alla manutenzione. Il 3 gennaio scorso la Regione Abruzzo ha inviato una nota, a firma di D’Alfonso, a diversi livelli istituzionali non solo italiani ma anche europei e all’Autorità dei Trasporti sulla questione rincari. Il 18 gennaio, il presidente dell’Autorità Camanzi ha risposto che “la questione è all’attenzione degli uffici competenti”. La Regione Abruzzo, ritenendo che la norma violi la propria competenza legislativa in materia, ne ha chiesto la dichiarazione di incostituzionalità con una delibera del 14 luglio scorso. A livello politico sempre l’Ente Regione fa sapere che sta lavorando affinché il Parlamento vari una norma che ponga un limite annuale dei pedaggi. Tale limite non deve valicare, prosegue la Regione, il 2% + inflazione. Secondo D’Alfonso il rischio è che gli utenti dell’autostrada Roma-Pescara-L’Aquila- Teramo diminuiscano, così gli introiti e i fondi per la manutenzione, ma si dice fiducioso in merito alla decisione della Corte Costituzionale fissata, appunto, il prossimo 22 maggio.

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