Palazzo Sirena, Sgarbi a Luciani: “Dimettiti!” Il sindaco: “Va aiutato”

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Demolizione Palazzo Sirena: un fiume in piena il critico (in tutti i sensi) d’arte, Vittorio Sgarbi, che prima “posta” tre video al vetriolo sulla sua pagina Facebook contro Luciani, poi si “materializza” a Francavilla. Il sindaco contrattacca pacato e ironico: “Ha bisogno di aiuto.”

Mentre proseguono i lavori per la demolizione di Palazzo Sirena, ieri pomeriggio, il critico d’arte Vittorio Sgarbi, ha pubblicato sulla sua seguitissima Pagina Facebook, ben tre video al vetriolo, immortalando un water e con un incidente di percorso, lui stesso in tenuta… “adamitica”, contro il sindaco Antonio Luciani, reo, dice il professore, di aver consentito alla demolizione dello storico Palazzo Sirena. Epiteti, paroloni ma anche motivazioni da parte di Sgarbi che, sempre ieri pomeriggio, si è “materializzato” a Francavilla al Mare. Dal canto suo, Antonio Luciani, risponde in maniera pacata, sempre a colpi di “post” e video sui Social. Sul suo profilo Facebook, Luciani, pubblica un video: “Non denuncio Sgarbi come mi hanno suggerito da più parti, per le parole e i toni usati in quei video. Va aiutato. Io gli voglio bene, – conclude ironico il primo cittadino – come voglio bene a tutti i bisognosi.”

Sgarbi arriva a Francavilla e si scatena, tra i fischi di chi lo ha contestato duramente e gli applausi di chi sostiene le sue idee, affermando che bisogna ricostruire gli edifici storici e non abbatterli. Secondo il critico, Palazzo Sirena, che ha 70 anni, è una struttura vincolata automaticamente: “E’ come se si volesse abbattere l’Eur!,” tuona Sgarbi che ha annunciato di voler denunciare il sindaco e lo ha “invitato” a dimettersi. Uno scontro social che vede Luciani pubblicare il video dei contestatori a suon di “capra” di Sgarbi che ieri lo hanno attaccato proprio davanti Palazzo Sirena, e il primo cittadino che continua a difendere la sua scelta con la nuova piazza, il progetto dei parcheggi interrati e la torre che invece è stata “salvata” e che ospita i 700 posti dell’auditorium.

“Cerca solo pubblicità mettendo in mezzo il nome di Francavilla,” così Luciani nel suo video, mentre Sgarbi, che questa sera al teatro d’Annunzio di Pescara racconterà il “suo” Michelangelo, va avanti per la sua strada: “Che fretta aveva, il sindaco, di abbattere una struttura simbolo della ricostruzione e che sta lì dal dopoguerra”, riferendo di aver contattato il Prefetto perché “le forze dell’ordine non possono collaborare a un atto vandalico” e di essersi rivolto alla Soprintendenza.

Insomma, forse anche quella di oggi sarà una giornata di fuoco, e non solo per le temperature meteo, nella città di Francavilla al Mare dove il Palazzo (ex) visto che la demolizione prosegue, più famoso del momento, continua a essere una… Sirena ammaliatrice per le diverse posizioni di chi sostiene a gran voce (e non solo) come Sgarbi, la salvaguardia della struttura e chi, invece, come Luciani, parla di riqualificazione della piazza e difende la sua scelta.

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E non si placa la polemica, nemmeno tra il primo cittadino Luciani e il deputato di Mdp, Gianni Melilla, che in pratica ha parlato di “Attila” nella scelta di demolire Palazzo Sirena e ha preannunciato una interpellanza al ministro. Ieri la risposta a Melilla di Luciani: “Mi definiscano come vogliono, io sono una persona che prima dice le cose poi le fa. Non so se Melilla può fare lo stesso”.

Di seguito il comunicato di Melilla.

“Apprendiamo che per demolire un edificio pubblico come Palazzo Sirena, del valore di vari milioni di euro, sono stati spesi 332 mila euro per la ditta esecutrice e 27 mila per l’ingegnere progettista. Nessun intervento è stato assunto tempestivamente da parte degli organi dello Stato che dovevano evitare questa scelta irrazionale e dannosa per la cultura e la storia dell’Abruzzo e di Francavilla, e per il patrimonio pubblico e l’erario italiano. Non vorremmo che ora qualcuno intervenisse a “babbo morto” per autotutelarsi. Purtroppo vi sono stati anche casi di tale ipocrisia. In Italia non ci sono i soldi per demolire le centinaia di migliaia di costruzioni abusive, per le quali esistono gia gli ordini di demolizione, e si trovano invece 359 mila euro per demolire un edificio pubblico, cioè di noi tutti, che è regolare e stabile e vale milioni di euro che vanno aggiunti al danno erariale. Non ci si può arrendere a tale miopia amministrativa e politico-culturale. In Parlamento il Ministro competente dovrà rispondere di questo fatto. La storia non è certo finita”.

 

1 Commento su "Palazzo Sirena, Sgarbi a Luciani: “Dimettiti!” Il sindaco: “Va aiutato”"

  1. david celiborti | 26/08/2017 di 11:22 |

    Certo che Luciano, più che primo cittadino di Francavilla al mare (Ch) deve essere definito l’ultimo….degli idioti! Ma chi può dare appoggio ad un imbecille se non è imbecille anche lui! Il palazzo della Sirena non era certo un edificio stile liberty, ma era “il palazzo simbolo di Francavilla” Festeggiati all’interno carnevale, serate danzanti all’ultimo piano, concerti di fronte al pontile, sale -gioco a pianterreno, caffè concerto nel largo di fronte alla ferrovia! Tutti ricordano questo, anche i più giovani! Altri non poteva essere della zavorra Pd, partito anche a livello nazionale votato alla distruzione: della Costituzione, della fine del Senato, della fine della Guardia Forestale e di tante altre pyuutanate non ultimao l’ingresso “nunc et semper” di immigrati al limite della capienza, litigi e arroganza da tutte le parti! Gli appartenenti a questo partito, privi di ogni cognizione politica si permettono di fare e disfare (a Pescara secondo o terzo rimpasto in giunta!) senza un minimo senso civico, sono destinati a distruggere l’Italia, altrove anche involontariante, il nostro patrimonio artistico e storico! E’ una fazione antiitaliana!

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