Migranti, Sprar: a Montesilvano 5 assunzioni

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L’Azienda speciale del Comune di Montesilvano ha pubblicato cinque avvisi per assumere operatori per l’accoglienza dei migranti nell’ambito del progetto Sprar, il sistema di protezione per richiedenti asilo e rifugiati, che non supereranno i 161.

Il progetto e’ stilato dall’Azienda Speciale assieme al Comune e all’Ati composta da Arci Pescara, Polis, Caritas diocesana e Cooperativa Sociale Ausiliatrice. Come spiega il commissario Luca Cirone, quattro avvisi riguardano la redazione di altrettante graduatorie alle quali si potra’ attingere per individuare un responsabile di area, un responsabile amministrativo contabile, 4 educatori e 4 operatori socio sanitari. Le domande devono essere presentate, compilando i moduli appositi e corredandole della documentazione prevista negli avvisi pubblici, entro le 13 del 22 settembre. Dal 29 settembre verranno comunicati sede e data delle prove di selezione. Le graduatorie verranno stilate sulla base del punteggio di valutazione dei curricula e dei titoli di studio necessari per ciascuno profilo, nonche’ dei risultati delle prove scritte e orali.

Un quinto avviso pubblico riguarda l’individuazione di 5 assistenti sociali, che entreranno nell’organico dell’Azienda Speciale. In questo caso le domande dovranno essere avanzate entro le 13 del 29 settembre, mentre le date di selezioni verranno rese note a partire dal 16 ottobre. Tutti i contratti avranno durata triennale. “Il Comune di Montesilvano”, ribadisce il sindaco Francesco Maragno, “ha presentato un progetto di accoglienza e gestione dei migranti molto articolato, risultato il piu’ corposo a livello nazionale. I risvolti positivi sono evidenti. Con lo Sprar, dal 1 gennaio si giungera’ alla chiusura dei due Cas, i centri di accoglienza straordinaria attualmente attivi negli Hotel Ariminum e Excelsior e gia’ oggi abbiamo ottenuto una significativa riduzione del numero dei migranti, da circa 500 agli attuali 200, a differenza di altri Comuni in tutta Italia, che hanno deciso di non attivare lo Sprar e non riescono a fronteggiare numeri sempre crescenti di profughi nei Cas, senza alcuna possibilita’ decisionale al riguardo, subendo passivamente gli effetti di tale presenza costantemente in aumento. Sono dati oggettivi, inconfutabili che rendono questo progetto l’unica reale soluzione a quello che oggi e’ stato percepito come un problema. I migranti possono e devono divenire una risorsa”.