Migranti: il Decreto sicurezza e il modello Montesilvano

La rivoluzione del sistema di gestione dei migranti emersa dal Decreto sicurezza  vede del tutto contrario il sindaco di Montesilvano, città spesso citata come esempio nella presa in carico degli immigrati.

Per il ministro Salvini si è passati finalmente dalle parole ai fatti, per la Caritas è una legge patogena, inutile e dannosa; le opposizioni si sono appellate al Capo dello Stato affinché venisse bloccata, e persino in seno al movimento 5 stelle sono serpeggiati malumori, eppure il Decreto sicurezza la sua strada l’ha quasi terminata, manca solo la pubblicazione in gazzetta per rivoluzionare la gestione di migranti e rifugiati e tradurla in ottica salviniana. Un’ottica pentastellata invece è quella con cui viene letto un emendamento ipotizzato dai relatori della legge di bilancio. Secondo questo emendamento, la manovra consentirebbe alle Regioni di spendere anche per altri scopi i fondi finora vincolati a garantire l’assistenza sanitaria agli stranieri non iscritti al Servizio sanitario nazionale. Dunque un approccio alla questione che risulterebbe in linea con il decreto sicurezza. La ministra Grillo però ha già precisato che non si tratta di una penalizzazione dei migranti, ma della risposta del Governo ad una richiesta avanzata dalle stesse Regioni, allo scopo di non perdere risorse nel caso in cui non utilizzate per il fine preposto.

Tornando al Decreto sicurezza, che a differenza della manovra è già legge, tra le conseguenze previste c’è anche la progressiva riduzione degli Sprar, che oggi pongono immigrati e rifugiati all’interno di un percorso di trasparenza e integrazione, come accade per esempio a Montesilvano. Del cosiddetto modello Montesilvano si è parlato molto e bene, anche sulle cronache internazionali, tanto che il sindaco Francesco Maragno aveva invitato il ministro Salvini a vederlo con i propri occhi. Ora, dopo l’approvazione del decreto sicurezza, Maragno, che è anche componente della commissione immigrazione dell’Anci, preconizza il collasso del sistema e un incremento dei clandestini.

Il servizio del Tg8