Giulianova, settimo blitz contro commercio abusivo

Puntano soprattutto a far emergere la contraffazione le operazioni compiute dalla forze dell’ordine sulla spiaggia di Giulianova: ieri settimo blitz contro il commercio abusivo.

Gli uomini e le donne della Polizia municipale, i Carabinieri, la Polfer e la Guardia Costiera ieri sono stati impegnati in un’operazione contro l’abusivismo commerciale nelle zone della stazione e della spiaggia di Giulianova. L’intervento, il settimo dal mese di luglio, era finalizzato alla prevenzione e al contrasto dell’abusivismo commerciale nel periodo estivo, soprattutto sul litorale e in spiaggia. L’operazione si inserisce in un sistema di controlli coordinati a livello provinciale dalla Questura destinati a stanare anche la contraffazione di marchi e la rete illecita di acquisizione, immagazzinamento e trasporto delle merci destinate al commercio ambulante estivo. Diversi stranieri sono stati identificati ed è anche stato sequestrato un ingente quantitativo di merce, abbigliamento e accessori.

“Il fenomeno com’è noto ricorre tutte le estati – ha detto l’assessore al Commercio Gian Luca Grimi – e coinvolge ogni località balneare italiana. Tutti i giorni le cronache evidenziano infatti i problemi relativi al commercio abusivo, spesso in forme aggressive e non di rado con resistenze nei confronti delle forze dell’ordine come avvenuto ad Ostia lo scorso 12 agosto con agenti finiti in ospedale. Questo ennesimo intervento difficilmente debellerà il fenomeno, che nella costa teramana assume particolare rilievo anche a causa della chiusura del grande mercato abusivo di Pescara, ma certamente è un importante momento di contrasto e anche dissuasivo. Insomma, queste operazioni indicano come a Giulianova, dove il fenomeno assume una consistenza meno grave rispetto ad altre località sia a nord che a sud, l’attenzione sia alta facendone un territorio a rischio per gli abusivi. C’è da ricordare poi che purtroppo questo fenomeno viene anche alimentato da coloro che, forse nemmeno sapendo di esporsi ai rigori della legge, acquistano i prodotti dagli abusivi, correndo persino rischi per la salute trattandosi di merci non certificate ed anzi, in alcuni casi, approntate nei laboratori clandestini legati alla criminalità con sostanze nocive. Insomma, occorre anche che i cittadini blocchino la spirale perversa domanda-offerta che provoca anche grandi danni ai commercianti seri ed onesti che pagano le tasse. Come scritto a chiare lettere in un opuscolo che come Comune abbiamo provveduto a distribuire in ogni stabilimento balneare”.