Gal Abruzzo, Forza Italia critica proroga bando

agricoltura

Il 9 settembre è scaduto il termine per partecipare al bando di selezione dei Gal, Gruppi di azione locale. Dai consiglieri regionali di Forza Italia dure critiche alla proroga concessa dalla Regione Abruzzo.

I Gal sono adottati su tutto il territorio nazionale per rafforzare lo sviluppo a lungo termine di aree specifiche e promuovere strategie partecipative allo scopo di migliorare la qualità della vita nelle aree rurali. Sono società consortili – con quote da imprese private, associazioni di categoria, enti locali e università – che gestiscono e attribuiscono i fondi europei destinati allo sviluppo delle aree interne. In Abruzzo si è passati da cinque a sette Gal: oltre a Abruzzo Italico Alto Sangro, Gran Sasso Laga Teramano, Gran Sasso Velino, Maiella Verde e Terre Pescaresi, concorrono al nuovo bando anche Terre Aquilane e Camera di Commercio di Chieti, le cui richieste sono arrivate nei termini previsti, e anche il Gal Partenariato Terre Verdi Teramane, con richiesta giunta il 12 settembre, quindi sfruttando la breve proroga (dal 9 al 12) alla fine concessa dalla Regione. E’ proprio questa mini proroga ad insospettire il presidente della commissione di vigilanza della Regione Abruzzo, Mauro Febbo, che in conferenza stampa ha annunciato la determinazione a vederci chiaro.

“Sui Gal si è consumata una vicenda senza precedenti – dichiara Febbo – Abbiamo individuato tutti i documenti che svelano i retroscena e le conseguenze gravissime sui fondi europei. La proroga, in più occasioni negata dai dirigenti del settore, alla fine è stata concessa per tre soli giorni, giusto il tempo di inserire un’altra richiesta oltre alle sette già pervenute. Un modo di procedere che sicuramente innescherà ricorsi e contenziosi. Il tutto rallentando l’erogazione di fondi destinati a territori che ne hanno davvero bisogno”.

A presentare le novità inserite nel bando di quest’anno era stato, nel mese di giugno, l’assessore all’agricoltura della Regione Abruzzo, Dino Pepe:

“La novità del bando, tra le altre – dichiarato Pepe – sono l’inserimento di aree precedentemente escluse dalla strategia, le cosiddette aree C, e la previsione di risorse aggiuntive per i Gal che insistano su areali compresi nella Strategia delle aree interne, concordata e condivisa a livello nazionale con il Dipartimento delle Politiche di coesione, a livello regionale con l’Assessore delegato Gerosolimo”.

L’area potenzialmente interessata riguarda tutto il territorio regionale, con la sola esclusione dei Comuni di Chieti e Pescara. I consorzi sono quasi interamente finanziati dalla Regione Abruzzo, che obbligatoriamente deve destinare loro il 5 per cento dei fondi previsti dal Piano di sviluppo surale (Psr), quello del 2007-2015, quota che ammonta, a circa 21 milioni di euro. Nei Piani di sviluppo locale, redatti dai Gal e finanziati dai fondi del Psr, le azioni previste vanno dalla valorizzazione dei prodotti agroalimentari (dall’aglio rosso fino alla ventricina) alla promozione in chiave turistica del patrimonio culturale e delle tradizioni abruzzesi. I Gal organizzano anche corsi di formazione per operatori turistici e agricoli e finanziano l’acquisto di nuove attrezzature.

LA REPLICA DELL’ASSESSORE DINO PEPE CHE DICHIARA: “La Regione Abruzzo deve operare in modo che tutte le comunità interessate raggiungano, quanto meno, l’obiettivo di candidare il loro progetto di sviluppo. Le strategie sono sottoposte ad una rigorosa selezione che prevede la fase di ammissibilità e poi quella di selezione. La commissione è costituita – sulla base di un avviso pubblico – da esperti esterni alla Regione. Va sottolineato che i partenariati che si fanno promotori di tali iniziative non ricevono vantaggi diretti per i loro componenti: tutte le risorse rese disponibili dal PSR saranno gestite dai Gal selezionati con procedure di evidenza pubblica. Non si spiegano quindi i toni scandalistici e il clamore che hanno accompagnato il breve differimento dei termini di invio delle domande predisposto dal direttore di Dipartimento. La Regione non ha favorito nessuno. Vinceranno i progetti migliori, vecchi o nuovi che siano. Forse è questo che disturba qualcuno”.

Il servizio del Tg8: