Botti di capodanno, i consigli della Questura di Chieti

botti11

La Polizia di Stato e la Questura di Chieti hanno diffuso una nota sull’utilizzo sicuro dei botti di Capodanno.

Il comunicato intende sensibilizzare i cittadini sull’utilizzo sicuro dei prodotti pirotecnici, per evitare sia le sanzioni che i rischi derivanti dall’uso scorretto o improprio. Meglio sarebbe evitarli del tutto, ma a chi decide di dare comunque fuoco alle polveri, la Polizia raccomanda di limitarne l’uso e magari preferire giochi di luce e prodotti meno dirompenti. Il Questore di Chieti, Ruggiero Borzacchiello, ha detto che verranno intensificati i controlli ai rivenditori, anche ambulanti.

“Invitiamo ad acquistare prodotti pirotecnici solo presso rivenditori autorizzati che propongono materiale certificato e a seguire scrupolosamente le relative istruzioni di utilizzo. L’acquisto di prodotti da canali alternativi, oltre ad alimentare mercati illeciti e paralleli, aumenta in maniera esponenziale il rischio di lesioni, a volte anche molto gravi e che possono determinare, oltre ai casi, seppur più rari, della perdita della vita, la perdita di arti e invalidità permanenti. Da recenti statistiche elaborate a livello nazionale emerge che, a causa dell’esplosione di botti e petardi artigianali, un ferito su tre è un minore, spesso anche di dieci anni. Tra i danni riportati si segnala l’amputazione di dita e spesso dell’intera mano, nonché lesioni permanenti alla vista. Pertanto è importante evitare che i minori possano avere, in alcun modo, accesso a materiale pirotecnico di qualunque tipo. Si consiglia di evitare l’utilizzo dei prodotti pirotecnici in luoghi affollati e a rischio di incendio, vicino ad ospedali, luoghi di culto e monumenti. Si ribadisce l’adozione di ogni cautela nei luoghi di massima aggregazione, con particolare riferimento alla presenza di minori e altri soggetti deboli. Si segnala inoltre che l’uso improprio e sconsiderato di prodotti pirotecnici può recare danno anche agli animali, in particolare agli animali domestici”.