Acqua non potabile: rubinetti a secco a Teramo e in 32 comuni provincia

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Vietato l’uso potabile dell’acqua: rubinetti a secco a Teramo e in 32 comuni della provincia, ne dà notizia Ruzzo Reti Spa.

Le analisi dell’Arta hanno rilevato “odore e sapore non accettabile”, e il Sian ha stabilito l’uso a fini solamente igienici dell’acqua proveniente dal Ruzzo. Si attendono le analisi dall’Università di Padova. Acquedotto verso lo svuotamento.

“A seguito dei prelievi effettuati stamane al Traforo del Gran Sasso, l’Arta Abruzzo, Agenzia regionale per la tutela dell’ambiente, ha giudicato l’acqua in uscita non conforme, pertanto il Sian dell’Asl di Teramo, Servizio Igiene degli Alimenti e della Nutrizione, ha disposto l’uso per soli fini igienici. Sino a nuova disposizione è vietato l’uso potabile”.

Non solo Teramo città, da oggi pomeriggio, prosegue la nota, “il mancato approvvigionamento dalle sorgenti del Gran Sasso provocherà la progressiva disalimentazione delle utenze nei comuni di: Alba Adriatica, Ancarano, Basciano, Bellante, Campli, Canzano, Castellalto, Castelli, Civitella del Tronto, Colledara, Colonnella, Controguerra, Corropoli, Giulianova, Martinsicuro, Montorio al Vomano, Morro d’Oro, Mosciano S.Angelo, Nereto, Notaresco, Penna S.Andrea (Val Vomano), Roseto degli Abruzzi, Sant’Omero, S.Egidio alla Vibrata, Teramo, Torano Nuovo, Torricella Sicura (capoluogo e bivio S.Chiara), Tortoreto, Tossicia, Valle Castellana, Isola del Gran Sasso, Pineto”.

Dopo la nota della Ruzzo Reti arriva anche quella della Asl di Teramo.

“Le analisi eseguite dall’Arta su campioni prelevati dalla Asl di Teramo in data 8 maggio 2017 hanno rilevato una non conformità dell’acqua per ‘odore e sapore non accettabile'”.

Ed è subito scattata la corsa all’approvvigionamento. A Teramo città sono stati presi d’assalto i supermercati dove gli scaffali dell’acqua minerale sono rimasti vuoti in pochi minuti. I risultati delle analisi ripetute in data odierna, sia al mattino sia al pomeriggio, informa la Asl,

“saranno disponibili domani e, a seguito di questi, verranno adottate e immediatamente comunicate ulteriori decisioni sull’utilizzo dell’acqua”.

Intanto i sindaci dei Comuni interessati stanno predisponendo le ordinanze di non potabilità. Tra i primi a firmarle quelli di Giulianova e di Roseto degli Abruzzi. Il sindaco di Giulianova, Francesco Mastromauro, si dichiara preoccupato della possibile disalimentazione delle utenze annunciata dalla Ruzzo Reti.

“Sarebbe un problema serio per l’intera area servita dall’acquedotto”.

Sulla vicenda da registrare anche una nota del Forum H2O che da tempo segnalava gravi problematiche nella zona dei prelievi:

“Ora cittadini ora seguano le indicazioni delle autorità, poi si dovrà ribadire che con l’acqua potabile si deve fare prevenzione e non inseguire criticità. In relazione ai provvedimenti relativi all’acqua potabile nel teramano, visto il numero di persone che ci sta contattando, ovviamente  non possiamo che invitare tutti i cittadini a seguire attentamente e scrupolosamente senza alcuna isteria e con calma le indicazioni provenienti dalle autorità sanitarie in attesa dei risultati analitici e delle relazioni tecniche che verranno redatte e, auspichiamo rese pubbliche  integralmente e immediatamente. Si conferma quello che diciamo da tempo, le norme relative alle acque potabili puntano sulla prevenzione, non sull’inseguire le criticità. Non appena sarà terminata questa ennesima fase di emergenza sarà obbligatorio per gli enti dare risposte a tutte le problematiche che abbiamo sollevato nel nostro esposto di due mesi fa relativo all’intero sistema idrico del Gran Sasso su entrambi i versanti.”