Abruzzo, tartufaie in primo piano con la legge regionale

La Giunta regionale d’Abruzzo ha approvato il programma annuale di finanziamento delle associazioni che si dedicano alle tartufaie.

Il riferimento è all’apposita legge regionale sulle “Norme in materia di raccolta, commercializzazione, tutela e valorizzazione dei tartufi in Abruzzo”. Lo hanno annunciato gli assessori Lorenzo Berardinetti e Dino Pepe.

“Il Programma annuale di finanziamento – spiegano – mira a sostenere i progetti di ricerca scientifica, sperimentazione, informazione e monitoraggio della tartuficoltura, nonché la formazione e qualificazione tecnico professionale dei raccoglitori. Con questa legislatura la Regione ha stanziato specifiche risorse per sostenere le attività delle associazioni. Il Dipartimento competente ogni anno pubblicherà un bando al fine di acquisire le proposte progettuali dei soggetti interessati, dopodiché una apposita Commissione provvederà a redigere la graduatoria delle iniziative ritenute qualitativamente migliori. L’Abruzzo è la terra di tartufi pregiati ed è prima regione produttrice in Italia: produciamo il 40% dei tartufi italiani e nella nostra regione avviene la miglior raccolta di tuberi di tutto il mondo. Negli ultimi anni, il crescente interesse a livello regionale è testimoniato dal notevole aumento dei cercatori (più di 6000, con un giro d’affari di oltre 25 milioni di euro) e dalle risorse economiche messe a disposizione con il PSR e con la legge regionale 66. Ricerca, filiera, aggregazione, marchio: queste le parole chiave dello sviluppo del settore tartuficolo. Un prodotto nostro e un prezioso biglietto da visita dell’agricoltura italiana di qualità. Inoltre, allo scopo di attrarre visitatori e generare ricadute positive sul tessuto economico e sociale del nostro territorio, abbiamo in programma l’ambiziosa Fiera del Tartufo, manifestazione già inserita nella legge regionale. Esprimiamo tutta la nostra soddisfazione per aver raggiunto un risultato importante che le associazioni dei tartufai attendevano da sei anni. Oggi, finalmente, possono beneficiare di una consistente somma per finanziare tutte le attività promozionali del tartufo, prodotto tipico della nostra terra”.