Caro-toilette: tassisti della stazione di Pescara, altra batosta

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Qualche tempo fa avevano protestato per l’aumento da 50 a 70 centesimi della tariffa dei bagni pubblici, ma invece di vedere accolta la loro richiesta i tassisti in servizio alla stazione di Pescara hanno ricevuto un’altra batosta.

Infatti per usufruire dei bagni della stazione di Pescara occorre sborsare un euro, tariffa che vale per tutti, anche per i tassisti che allo scalo ci lavorano giorno e notte. Così, se devono fare la pipì, ai tassisti non restano che due opzioni, entrambe sgradite: o sborsano un euro, o se ne tornano a casa per usufruire di un wc comodo (e gratuito). Ce ne sarebbe anche una terza: approfittare della toilette di un bar dei dintorni, ma a meno di non consumare non è cosa che può andare avanti fino alla pensione. E di notte le possibilità si riduco della metà, visto che i bagni pubblici sono chiusi e ai tassisti in servizio non resta che arrangiarsi altrove. Il caro-toilette era già approdato sulle pagine del quotidiano Il Centro: la tassista Marisa Del Castello (l’unica lady dei 40 tassisti della cooperativa Cotape) aveva stimato, sulla base delle ore di lavoro, in circa 3 euro al giorno procapite la spesa per i servizi igienici. Ora però l’esborso, quantificato in circa 1000 euro l’anno, potrebbe anche aumentare, visto che ora l’accesso alla toilette costa un euro tondo tondo. Dunque l’appello alle Ferrovie più che cadere nel vuoto è rimbalzato aumentando di potenza.