Anche gli architetti di Teramo a manifestazione Roma

Ci sarà anche l’Ordine degli architetti di Teramo alla manifestazione organizzata a Roma per chiedere modifiche al Decreto terremoto.

La manifestazione punta a sollecitare l’attenzione dell’opinione pubblica e del Parlamento sulla necessità di modificare il Decreto Sisma riconoscendo una specificità teramana per gli eventi calamitosi che hanno interessato l’Abruzzo. In una nota inviata alle redazioni, l’Ordine degli Architetti, Pianificatori, Paesaggisti e Conservatori della Provincia di Teramo sollecita i suoi iscritti a mobilitarsi per accelerare al massimo l’effettuazione dei sopralluoghi FAST, attività indispensabile e propedeutica all’avvio della ricostruzione. Da dicembre 2016 l’Ordine ha organizzato più di 20 squadre per i sopralluoghi, oltre a dare supporto alla struttura DICOMAC di Rieti. La manifestazione a Roma si terrà giovedì 2 marzo. Nel documento che accompagna la mobilitazione viene evidenziata la necessità di modificare il decreto secondo le seguenti indicazioni:

Copertura integrale dei costi sostenuti in fase di emergenza, in tempi certi e brevi, con anticipazioni consistenti e conguaglio a rendicontazione; copertura integrale delle somme necessarie per il ripristino del patrimonio pubblico danneggiato; sospensione immediata del prelievo a titolo di concorso al contenimento della spesa pubblica della Provincia di Teramo relativo all’anno 2016; eliminazione del taglio già previsto per l’anno 2017 per la Provincia di Teramo e del taglio al Fondo di solidarietà comunale per i Comuni; istituzione di un Fondo speciale a copertura del minor gettito da entrate tributarie nelle casse comunali per effetto del sisma; proroga delle sospensioni degli adempimenti finanziari e contabili; eliminazione delle sanzioni di cui al patto 2015 per i Comuni e sospensione delle rate dei mutui; stanziamento di fondi straordinari per la messa in sicurezza e l’adeguamento sismico di tutte le scuole della provincia, comprensive dei fondi per le verifiche di vulnerabilità, o in alternativa consentire alla Regione Abruzzo di accendere un mutuo per la valutazione della vulnerabilità sismica delle scuole; possibilità per la Regione Abruzzo di rimodulare il Masterplan destinando prioritariamente le risorse per le opere di messa in sicurezza del territorio e di sostegno al tessuto economico–turistico e sociale colpito dal sisma e dalle altre calamità, fatti salvi gli interventi già individuati ricadenti nei comuni del cratere; contributo per l’autonoma sistemazione per i nuclei familiari la cui abitazione principale, abituale e continuativa sia stata distrutta in tutto o in parte, ovvero sia stata sgomberata in esecuzione di provvedimenti delle competenti autorità, in conseguenza degli eventi calamitosi; copertura integrale degli interventi strutturali di ripristino degli edifici privati, ivi compresi gli edifici vincolati, danneggiati o dichiarati inagibili e per i quali sia rinvenibile il nesso di causalità tra i danni subiti e l’evento; contributo di €. 10.000 per le case lesionate ma agibili, per le case lesionate ma agibili da utilizzare per interventi locali e di riparazione come previsto dal D.M. 14 gennaio 2008 al punto 8.4.3, che comportino un miglioramento delle condizioni di sicurezza delle strutture preesistenti; sospensione delle tasse per due anni con previsione di successivo pagamento dilazionato in dieci anni per i residenti nei Comuni insistenti nel cratere, nonché per quelli fuori cratere che hanno subito danni conseguenza degli eventi calamitosi; agevolazione da riconoscere a prescindere dalla sede del luogo di lavoro; sospensione delle rate dei mutui per i residenti nei Comuni insistenti nel cratere, nonché per i residenti nei Comuni fuori cratere ma che hanno subito danni conseguenza degli eventi calamitosi; copertura integrale dei costi per il ripristino delle strutture, degli impianti, dei macchinari e delle attrezzature delle imprese, danneggiati e per i quali sia rinvenibile il nesso di causalità tra i danni subiti e l’evento; rimborso del prezzo di acquisto di scorte di materie prime, semilavorati e prodotti finiti, danneggiati o distrutti a causa degli eventi eccezionali e non più utilizzabili; copertura integrale dei danni da lucro cessante per le attività economiche con sede nei Comuni del cratere; copertura integrale dei danni da lucro cessante per le attività economiche con sede nei Comuni non ricompresi nel cratere, che dimostrano di aver subito un decremento dell’attività, insistenti sia dentro che fuori dai Comuni del cratere; indennizzi e risarcimenti semplificati per i disservizi in aggiunta agli strumenti ordinari previsti dai contratti di servizio; proroga degli interventi di sostegno al reddito, a partire dagli ammortizzatori in deroga, da attuare non solo nelle aree dal cratere, ma anche per i comuni fuori dal cratere, interessati da eventi sismici e/o dalle calamità nevose e naturali, garantendo la retroattività, la relativa copertura finanziaria e l’immediata fruibilità, con modalità procedurali chiare e snelle.