A Pescara la mostra “Disobbedisco” dedicata a d’Annunzio

Curata da Giordano Bruno Guerri, arriva a Pescara la mostra “Disobbedisco”, dedicata a Gabriele d’Annunzio. L’esposizione, promossa dal Comune di Pescara, sarà visitabile da domani fino al 27 settembre 2020.

 

L’iniziativa è stata presentata oggi in Comune a Pescara, alla presenza tra gli altri, del presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri, promotore dell’iniziativa in continuità con La Festa della Rivoluzione dello scorso settembre, del senatore Nazario Pagano, del sindaco Carlo Masci e degli assessori Alfredo Cremonese e Maria Rita Paoni Saccone e del senatore Maurizio Gasparri. Domani, domenica primo dicembre, alle 17, il taglio del nastro di “Disobbedisco”, dedicata a d’Annunzio e all’impresa di Fiume.

“Pescara è forse l’unica città al mondo – ha detto il sindaco Masci – che in un’unica strada conta due case che hanno dato i natali a due personaggi che tanto hanno inciso nella nostra storia. Per questo abbiamo pensato di intitolare corso Manthoné ai nostri due orgogli”.

Il presidente del Consiglio regionale Lorenzo Sospiri ha spiegato:

“Parliamo di un evento espositivo che il MiBact ha assicurato per un valore di 20 milioni di euro: vedremo dei cimeli unici, è stato ricreato un percorso nella storia, c’è anche la T4, l’auto che Gianni Agnelli regalò a d’Annunzio per l’impresa di Fiume. L’ingresso sarà di 3 euro, un costo ridotto grazie alla partecipazione di imprenditori che credono in tale percorso, capace di proiettare di nuovo la regione nel mondo con il Times che ancora nei giorni scorsi si è interrogato sulle origini di d’Annunzio e sul dove si trovi l’Abruzzo in Italia”.

Il senatore Gasparri ha sottolineato l’importanza anche didattica della mostra:

“Dopo settimane a Trieste sono felice che la mostra Disobbedisco trovi continuità nei luoghi di d’Annunzio per un lungo periodo, permettendo anche alle scuole di visitarla. D’Annunzio ha una rilevanza di livello internazionale, è stato il personaggio che per primo ha aperto all’Unione Sovietica appena nata, era il 1919, la Rivoluzione di Ottobre si era appena consumata e la chiave di lettura di Giordano Bruno Guerri nella mostra e nel libro è quella di un d’Annunzio che investe molteplici aspetti della cultura del momento. E oggi ufficializzo una novità: al Vittoriale, d’Annunzio aveva deciso che fosse sepolto accanto a lui il sindaco di Fiume, il senatore Gigante, e fece costruire per lui un arco in granito. Gigante fu poi ucciso nel ’45 e l’anno scorso l’Istituto di Studi Fiumani ha condotto una ricerca per ritrovare le spoglie del senatore  nella zona in cui si supponeva fosse stato trucidato e ha chiesto la mia collaborazione con le Forze Armate. Grazie al lavoro del RIS di Parma, attraverso la comparazione con il Dna di un nipote di Gigante, l’8 luglio scorso il Capo di Stato Maggiore delle Forze Armate ci ha confermato che i resti trovati a Castua erano proprio del senatore Gigante, trucidato con due Carabinieri e altre persone, quasi tutte identificate. Il 15 febbraio 2020 Giordano Bruno Guerri, ottenuti tutti i permessi, procederà con la sepoltura dei resti di Gigante accanto a d’Annunzio al Vittoriale, rispettando, dunque anche l’ultima volontà del Vate. E per me è un onore aver potuto dare il mio contributo per ottemperare a quella volontà”.