Falda contaminata a ridosso del fiume Pescara

maltempo-fiumepe!

Sarebbe stata contaminata oltre le soglie consentite dalla legge la falda del fiume Pescara nelle cui vicinanze insiste il deposito di idrocarburi Abruzzo Costiero: lo afferma una nota del Forum H2O.

La scoperta risale ad alcuni mesi fa, ma l’argomento è tornato di attualità dopo la segnalazione del Forum H2O, che accusa l’azienda di idrocarburi Abruzzo Costiero di avere contaminato la falda nell’impianto situato vicino al fiume Pescara e il Comune di non avere fornito informazioni trasparenti sull’argomento.

“Il metil-t-butil etere (MTBE), un composto tossico, nelle analisi ARTA del 31 gennaio 2017 (il proprietario non l’aveva cercato nelle proprie analisi) è risultato avere valori ben 300 volte oltre la Concentrazione Soglia di Contaminazione (12.029 microgrammi/litro contro un limite di 40) nel piezometro 1, tra i più vicini al fiume. Problemi anche con altre sostanze pericolose, come il cancerogeno Benzene, trovato dall’azienda con valori 6 volte la soglia. Anche altre sostanze sono risultate avere valori critici, dal manganese all’1,2 dicloropropano. A rivelarlo i documenti della Conferenza dei Servizi svoltasi presso il comune di Pescara il 21 aprile 2017 per l’approvazione del Piano di caratterizzazione che dovrà accertare l’esatta provenienza della contaminazione, il cui verbale è stato poi validato e trasmesso, incredibilmente, solo il 13 dicembre 2017, ad oltre otto mesi di distanza e ad un anno dalle analisi! Tempi biblici che stridono con i termini previsti dal D.lgs.152/2006”.

Il Forum H2O e la SOA, la Stazione Ornitologica Abruzzese, ricordano che a giugno avevano invitato il Comune di Pescara alla trasparenza sui procedimenti di bonifica, invito ora raccolto con la realizzazione di una sezione apposita nel proprio sito web.

“Un passo in avanti c’è stato, almeno sulla trasparenza, grazie all’azione della Stazione Ornitologica Abruzzese che lo scorso 8 giugno aveva inviato al Comune una dettagliata lettera in cui spiegava che, almeno dal 2007, sulla base del D.lgs.195/2005, questi dati e le convocazioni delle conferenze dei servizi dovevano essere pubblicati sul sito del Comune di Pescara. Prendiamo atto che il Comune di Pescara sta cercando di recuperare il gap informativo con nello spazio apposito del sito web. Auspichiamo che possa diventare presto uno strumento di informazione e sensibilizzazione per tutti i cittadini, gli enti e le aziende. Tra l’altro l’impianto è situato in una zona a massimo rischio di esondazione in quanto a fine anni ’90, prima dell’entrata in vigore delle norme specifiche sul rischio alluvioni, nessun ente aveva pensato di evitare che si costruissero serbatoi con capacità di 28.000 mc in un’area così vicina al fiume. Fin da ora evidenziamo che dovrebbe essere programmata una delocalizzazione dell’impianto viste le sostanze gestite dall’azienda e il contesto così rischioso. Tra l’altro la contaminazione è stata scoperta proprio dopo alcune esondazioni che hanno coinvolto le linee fognarie dell’impianto nel 2013 e 2015. Nell’ambito di una serie di controlli e del collaudo dell’avvenuta riparazione delle condotte è stata evidenziata questa contaminazione così pesante. A questo punto vorremmo capire quali interventi sono stati messi in campo per la messa in sicurezza di emergenza e l’attuazione di tutte le iniziative previste dalla legge, visto che il D.lgs.152/2006 sulla carta impone tempi strettissimi mentre qui si è impiegato quasi un anno dal campionamento all’invio del verbale di approvazione del Piano di caratterizzazione. Si consideri che il fiume è a pochi metri e che la falda ovviamente è in collegamento con questo”.

La replica dell’Assessore Comunale Scotolati: “Procedura in corso”

“In merito a quanto il Forum H2O è tornato ad evidenziare a mezzo stampa sulle procedure relative ai siti di Abruzzo Costiero, questione non nuova alla pubblica opinione, preme anzitutto sottolineare che nessuno dei soggetti coinvolti ha perso tempo da quando è emerso il problema, a partire dai proprietari dei siti, arrivando ai tecnici e gli uffici comunali di competenza, che da lungo tempo seguono e istruiscono le procedure. Infatti il sito oggetto delle attenzioni riversate sulla stampa è sottoposto a costante sistema di monitoraggio da parte della proprietà, attraverso un sistema che evidenzia tempestivamente situazioni di criticità. Questo si è infatti verificato nel mese di gennaio 2016 e ne è stata data immediata comunicazione al Comune, che ha avviato le dovute attività di controllo e di verifica dell’efficacia delle azioni di messa in sicurezza da parte della Ditta proprietaria dell’impianto. Il problema allora rilevato risultava riconducibile al malfunzionamento delle tubazioni dell’impianto fognario interno allo stabilimento; non risultava in alcun modo danneggiato il sistema di adduzione del petrolio dalla banchina portuale allo stabilimento. La ditta, su richiesta degli uffici comunali, già il 4 marzo 2016, ha prodotto la documentazione attestante l’avvenuta esecuzione dei lavori di messa in sicurezza e in seguito ha tempestivamente trasmesso al Comune i dati (peraltro positivi) delle analisi successivamente effettuate. Il 28 febbraio 2017 la ditta medesima ha comunicato il verificarsi di un nuovo superamento dei valori di sostanze inquinanti, rilevati dalle apparecchiature di monitoraggio (i piezometri) e ciò ha dato luogo all’immediata riattivazione della procedura. Gli uffici comunali hanno richiesto l’immediata messa in sicurezza del sito, disponendo azioni di riparazione e prevenzione, da effettuarsi ancor prima dell’avvio della procedura di caratterizzazione e la ditta ha provveduto a quanto disposto dal Comune. La procedura di caratterizzazione è ora in corso e a tal fine si stanno conducendo analisi aggiuntive in contraddittorio con l’ARTA e i tempi di conclusione del procedimento sono conseguenti alla necessità di concludere tali analisi. Dunque: il Comune ha intimato gli interventi di messa in sicurezza e tali interventi sono stati eseguiti. Quanto poi alla trasparenza che viene messa in discussione dal Forum: è appena il caso di sottolineare che il Comune pubblica sul proprio sito, in una specifica sezione di servizio, “Ambiente e paesaggio”, creata per dare evidenza e informazione circa le procedure in corso, agevolmente raggiungibile dal seguente link: http://ambiente.comune.pescara.it/?page_id=2 Qui si trovano tutte le informazioni inerenti la materia, gli interventi e gli altri settori di competenza, a disposizione di chiunque abbia interesse a conoscere lo stato dell’arte. La costruzione del sito ha comportato oltre due anni di lavoro per gli uffici e al personale dell’Ente che si è impegnato per il raggiungimento di tale obiettivo di trasparenza, che non ci risulta sia appannaggio di nessun altro Comune d’Abruzzo e forse anche oltre, va riconosciuto il merito per la dedizione dimostrata”.