Pescara, F.I. sul “pasticcio” del Cimitero di San Silvestro

Pescara, F.I. sul “pasticcio” del Cimitero di san Silvestro.  “Il passaggio della gestione del cimitero di San Silvestro dalla Fidia ad Attiva si è risolto in un immenso pasticcio: il Consiglio comunale ha approvato la delibera, corretta ed emendata dal centro-destra, prevedendo che, all’ atto del passaggio di consegne, occorreva effettuare stime e perizie in contraddittorio, tra Fidia e Comune, per la valutazione dei beni trasferiti e quelli non concessi.

Al momento della firma del verbale di consegna, però, succede che i tecnici di riferimento se ne vanno in ferie e gli unici che restano col cerino in mano sbagliano verbale da firmare. E succede così che Fidia ha presentato riserve per 9 milioni 200 mila euro nei confronti del Comune, rischiando di innescare un potenziale contenzioso. È la tragedia comica ufficializzata oggi, in Commissione Vigilanza, dai dirigenti rientrati dalle ferie e che ora stanno cercando di mettere pezze a colori a errori macroscopici che evidenziano, una volta per tutte, la totale assenza della giunta Alessandrini, un pasticcio che difficilmente troverà una soluzione pacifica”. Lo ha detto il Capogruppo di Forza Italia al Comune di Pescara Marcello Antonelli ufficializzando l’esito della Commissione Vigilanza, Controllo e Garanzia.

“Ormai siamo alla commedia degli ‘orrori e degli errori’ al Comune di Pescara, una commedia che però espone l’Ente pubblico a seri rischi finanziari – ha detto il Capogruppo Antonelli -. In sostanza, pochi giorni fa il Consiglio comunale ha approvato da delibera inerente il ritorno anche della gestione del cimitero di San Silvestro nelle mani del Comune, ovvero della società in house Attiva, visto che il 3 luglio scadeva il vecchio Project Financing. La delibera è stata approvata solo dopo un lungo dibattito e dopo essere stata corretta ed emendata dal centro-destra prevedendo, in particolare, ‘la volontà di avvalersi dell’opportunità di proroga al concessionario della sola vendita di opere realizzate e non assegnate, sino al recupero da parte del concessionario delle somme corrispondenti al valore delle concessioni residuali, da determinare alla scadenza della concessione in contraddittorio tra Fidia e Comune di Pescara’. Succede però che il 4 luglio, giorno del passaggio di consegne, il Dirigente del settore, l’architetto Pierpaolo Pescara, si trovi in ferie, e vada in ferie anche il Rup Caruso, lasciando il cerino acceso in mano al Responsabile del Servizio Enrico Iacomini, e al Dirigente sostituto. Succede che il Dirigente Pescara avrebbe lasciato nel suo computer il file con il verbale da firmare con Fidia, ma il Responsabile Iacomini ignora quel file e pare che avrebbe utilizzato un secondo verbale esistente in una pen drive di Fidia. Il verbale portato da Fidia, dunque dal privato, lo firma Iacomini e lo firma il Dirigente sostituto. Chiaramente si tratta di un verbale di parte in cui si tutelano gli interessi del privato, in cui il Comune si assume tutti gli oneri e in cui, fra l’altro, Fidia avanza riserve nei confronti del Comune per un valore di 9milioni 200mila euro, fondamento consistente di un futuro potenziale contenzioso. Non basta, perché intanto viene firmato un secondo verbale in cui si passa la palla ad Attiva, la quale però si ritrova di fatto, sino a oggi, senza loculi sufficienti da gestire e nel frattempo blocca le sepolture. L’errore madornale viene scoperto già nel pomeriggio del 4 luglio, e tra porte sbattute e urla negli uffici, i Dirigente effettivo Pescara torna dalle ferie e, da quasi dieci giorni, sta cercando di mettere pezze a colori a una situazione comica e drammatica al tempo stesso: ha già convocato la Fidia a due incontri per tentare di correggere il verbale in maniera pacifica e bonaria tra le parti, ma ovviamente Fidia non si è presentata, l’ultima volta lunedì scorso, 10 luglio, e mai si presenterà. Nel frattempo – ha proseguito Antonelli -, come ha confessato stamane in Commissione proprio il Dirigente Pescara, il Comune si è riappropriato di circa 300 loculi, e ne ha consegnati i primi 128 ad Attiva la quale ha potuto riprendere solo ieri le sepolture ferme dal 28 giugno scorso. Chiaramente ora il Dirigente, dopo le attività del collaudatore amministrativo, sta cercando una via d’uscita con l’avvocatura comunale. Alla seconda convocazione andata deserta, ha fatto inviare a Fidia una lettera di contestazione, o meglio di ‘precisazioni’, affermando che il verbale firmato con il Comune è frutto di un errore, e che esiste la delibera del Consiglio comunale approvata che sarebbe, a detta dei legali, sovraordinata rispetto a un semplice verbale firmato tra due tecnici in un ufficio, e dicendo chiaramente che, ‘sia la giunta comunale che il Consiglio hanno deciso di avvalersi della proroga del contratto con Fidia per la quota di immobili realizzati e non concessi, quindi tale quota non può essere riconsegnata all’Ente, né l’Ente può assumere la piena responsabilità esonerando la Fidia da qualunque altra responsabilità’, e a tal fine sta cercando di combinare un terzo incontro chiarificatore. Tuttavia è chiaro che la frittata è mezza fatta: oggi è emersa la totale assenza dell’amministrazione Alessandrini, che ha letteralmente abbandonato la macchina comunale nel suo cammino verso il baratro. Dall’altro lato, a nostro giudizio, ci sono gli estremi innanzitutto per avviare un’indagine interna sull’operato dei tecnici comunali, al termine della quale, se dovessero ravvisarsi delle responsabilità, andranno assunti provvedimenti disciplinari nei confronti di quei dipendenti che hanno commesso un grave macroscopico errore che non può finire a tarallucci e vino”.