Tra Intesa S. Paolo e Confindustria un accordo per le imprese dell’Abruzzo

bdr

Progettare il futuro: “Promuovere una nuova cultura d’ Impresa per una crescita sostenibile”. Intesa S. Paolo e Confindustria potenziano l’accordo 2016 2019. 1,6 miliardi per le Imprese dell’ Abruzzo.

• Focus su formazione, passaggio generazionale, filiere e sostenibilità • A regime il sistema qualitativo del rating di credito • Competitività e trasformazione digitale delle imprese.

È stato presentato nel pomeriggio di ieri martedì 5 marzo presso lo stabilimento della Valagro, l’Addendumvall’Accordo 2016-2019 tra Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo “Progettare il futuro”,vdedicato alla competitività e alla trasformazione delle imprese per cogliere le opportunità offertevdalla ‘quarta rivoluzione industriale’. L’Addendum “Promuovere una nuova cultura di impresa per una crescita sostenibile” valorizza gli aspetti già previsti dall’Accordo in vigore e, dando ulteriore impulso alla collaborazione, promuove una nuova cultura di impresa intesa come capacità degli imprenditori di attivarsi per utilizzare le soluzioni e gli strumenti disponibili per il rafforzamento aziendale.
La partnership, che mette a disposizione un plafond nazionale di 90 miliardi di euro nell’ arco dei tre anni, dei quali 1,6 miliardi destinati alle imprese abruzzesi, viene presentata all’ interno dei luoghi deputati ad accogliere e far proprie le finalità dell’accordo: le imprese. Dopo l’introduzione ai lavori da parte di Giuseppe Argirò ed Enrico Perticone, rispettivamente presidenti del Comitato Piccola Industria di Confindustria Abruzzo e Confindustria Chieti Pescara, Giovanni Foresti della Direzione Studi e Ricerche Intesa Sanpaolo ha illustrato lo scenario economico. La presentazione dell’accordo tra Intesa Sanpaolo e Confindustria Piccola Industria è stata affidata a Tito Nocentini, direttore regionale Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e Molise di Intesa Sanpaolo. Gianluigi Viscardi, vicepresidente Piccola Industria Confindustria per l’Innovazione, ha poi parlato di “Innovazione e capitale umano: il valore degli intangibili”. La successiva tavola rotonda, sul tema “Il supporto al rafforzamento del sistema produttivo” ha visto gli interventi di Giuseppe Natale, CEO Valagro, Gennaro Zecca, amministratore unico Odoardo Zecca, Giorgia Lancia, responsabile area vendita I.C.O. Industria Cartone Ondulato e Stefania Bergamaschi, Direttore Commerciale Imprese Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e Molise di Intesa Sanpaolo.  Per l’industria italiana – composta soprattutto da PMI – diventa sempre più strategico rafforzarsi e adottare nuovi modelli di business. Per questo è determinante puntare con decisione sulla sostenibilità – economica, sociale ed ambientale – favorendo l’adozione di processi di sviluppo qualitativo che rendano le imprese capaci di adattarsi ai cambiamenti e di saperli governare. Gianluigi Viscardi, vicepresidente Piccola Industria Confindustria per l’Innovazione: “Innovazione e formazione sono due pilastri su cui puntare per rilanciare la competitività delle pmi. Due elementi legati a doppio filo e indispensabili l’uno all’altra. La rivoluzione 4.0 ha reso l’innovazione tecnologica e digitale uno degli ingredienti principali del nuovo modo di fare impresa, ma senza un
capitale umano all’altezza di questa svolta culturale ogni sforzo per la crescita risulta vano. La forza delle nostre aziende è data dalle risorse umane. Per questo occorre investire nella formazione continua dei collaboratori, perché possano essere al passo con la rapidissima evoluzione dei modi di produrre e anticipare i bisogni del consumatore. Proprio per questo l’accordo con Intesa Sanpaolo, che abbiamo presentato oggi, è partito dall’innovazione per poi evolversi verso la
cultura d’impresa, la sostenibilità e la formazione. L’obiettivo è quello di rafforzare l’asse bancaimpresa per rispondere con successo alle nuove sfide della concorrenza globale”.
Giuseppe Argirò, presidente Comitato Piccola Industria Confindustria Abruzzo: “Voglio sottolineare alcuni degli aspetti più rilevanti contenuti nell’accordo, che rispondono a queste carenze: capitalizzazione, da sempre uno dei punti deboli del sistema imprenditoriale, non soltanto per le piccole aziende. L’accordo intende promuovere opportunamente le giuste iniziative per programmare la crescita bilanciando i livelli di debito a favore del capitale di rischio per il rafforzamento del sistema produttivo, stimolando l’incontro tra imprese e nuovi soci e sostenendo nuovi processi aggregativi. Capitale umano: la crescita del nostro paese e il suo sviluppo sono fortemente condizionati dalla formazione, intesa come strutturato programma di interventi per l’individuazione delle strategie per l’azienda e per lo sviluppo del business attraverso una vera e propria trasformazione culturale e l’apertura verso nuovi mercati che deve essere effettuata pensando in digitale. Contiamo di poter sviluppare, in accordo con l’Istituto, azioni di formazione, anche con partner esterni. Innovazione: importante e stimolante l’opportunità di collaborazione con il nostro Digital Innovation Hub e con tutto il sistema di promozione dell’innovazione. Aggregazioni: Altrettanto importante l’attenzione alle aggregazioni, reti e filiere, cui auspichiamo di poter riconoscere un rating migliorativo dovuto alle politiche di rete e di condivisione dinprogrammi aziendali”.
Tito Nocentini, direttore regionale Emilia Romagna, Marche, Abruzzo e Molise Intesa Sanpaolo: “Quella tra Intesa Sanpaolo e Confindustria è una partnership ormai consolidata, fondamentale per il sistema Paese e le economie locali. L’Addendum all’ accordo che presentiamo oggi si pone l’obiettivo di aiutare le aziende a migliorare la loro capitalizzazione ed a proseguire il cammino verso la quarta rivoluzione industriale. Il nostro Gruppo, che non a caso segue e analizza le dinamiche economiche macro e territoriali attraverso il lavoro puntuale della propria Direzione Studi e Ricerche, si pone la priorità di comprendere le esigenze delle attività produttive per rispondervi al meglio. E’ con questa mission che Intesa Sanpaolo ha scelto di agevolare le imprese che investono semplificandone l’accesso al credito: nella determinazione del rating valorizziamo gli aspetti qualitativi come l’investimento in capitale umano e l’innovazione, l’appartenenza alle filiere e la sostenibilità. In Abruzzo, ad esempio, ad oggi hanno aderito al nostro Programma Filiere, che consente appunto alle piccole imprese di ottenere un migliore e più conveniente accesso al credito, 11 aziende capofila con oltre 1.700 dipendenti, 450 imprese fornitrici e un giro d’affari complessivo di 2,1 miliardi di euro”. L’impegno di Intesa Sanpaolo per lo sviluppo delle PMI italiane è testimoniata anche dalla recente creazione della Direzione Sales & Marketing dedicata unicamente alle imprese. La nuova struttura contribuisce ad arricchire le iniziative previste dall’addendum tra Confindustria Piccola Industria e Intesa Sanpaolo, focalizzato alla valorizzazione del capitale delle imprese attraverso: 1) Ecosistemi di imprese e integrazione di business Mettere a disposizione un insieme di soluzioni che permettano alle imprese di migliorare i processi produttivi ricorrendo a nuove tecnologie e a nuove metodologie, tra cui i percorsi “Lean 4.0” che  abilitano le imprese alle tecnologie digitali. Le filiere possono rappresentare a tal fine un veicolo strategico per facilitare la trasmissione di informazioni, tecnologie, competenze e propensione al cambiamento tra le imprese che ne fanno parte. 2) Finanza per la crescita e nuova imprenditorialità Finanziare la crescita del business valorizzando il patrimonio intangibile delle imprese. Vengono quindi identificati fattori qualitativi legati al credito, come capacità innovativa, formazione e strategicità della catena fornitore-champion. 3) Formazione Gli imprenditori e i loro collaboratori potranno accedere ad un insieme di iniziative informative e formative tra cui “Skills4Capital”, una linea dedicata a far comprendere le strategie e le soluzioni più adatte per l’apertura del capitale al mercato, il miglioramento della governance, della comunicazione e la  alorizzazione dei talenti e delle competenze aziendali. 4) Passaggio generazionale Previste iniziative ad hoc per accompagnare le imprese in questo cambiamento diffondendo best practice, nuove tecniche di gestione aziendale e soluzioni idonee a cogliere le opportunità legate al cambiamento. 5) Sostenibilità Garantire una crescita sostenibile e duratura valorizzando strategie e investimenti in innovazione, digitalizzazione, progetti di integrazione, in aggiunta alle opportunità del Piano nazionale Impresa 4.0. La sostenibilità ambientale sarà promossa attraverso attività nell’ambito dell’economia circolare e della cultura della resilienza, intesa come strategia di prevenzione dei rischi ambientali e di messa in sicurezza delle strutture industriali anche attraverso soluzioni finanziarie e assicurative ad hoc. Incentivati inoltre i benefici del welfare aziendale per le imprese, con effetti in termini di produttività, di benessere e qualità della vita dei collaboratori. Intesa Sanpaolo ha creato la piattaforma Welfare Hub e intende “dare valore” creditizio ad un nuovo modo di fare impresa responsabile e sostenibile.