Sisma L’Aquila: tasse sospese, notificate cartelle. Comune contro Ue

Sisma L’Aquila: tasse sospese, notificate cartelle a imprese, ricorsi per pagamenti milionari. Giunta comunale contro Ue.

Sono state notificate in questi giorni circa 350 cartelle esattoriali con intimazione di pagamenti milionari entro 30 giorni relativi alle tasse sospese a imprese e partite Iva nel terremoto del 6 aprile 2009. Ad inviarle il commissario nominato dalla presidenza del Consiglio dei ministri incaricato per il recupero delle somme nei confronti di imprese, pubbliche e private, e professionisti dopo che la commissione europea ha considerato i fondi legati alla sospensione aiuti di stato. Le cartelle esattoriali hanno fatto scattare la mobilitazione e la preoccupazione per una misura destinata a mettere in ginocchio un territorio già colpito dal sisma del 2009.

Intanto, la Giunta comunale dell’Aquila, con una nota, informa di aver formulato “un espresso indirizzo affinché le società partecipate dell’ente ricorrano nei confronti della decisione della Commissione europea relativa al recupero delle tasse sospese a seguito del sisma del 6 aprile 2009”.

L’esecutivo ha conferito analogo indirizzo affinché venga nominato un unico legale a tutela degli interessi delle società a partecipazione comunale, vale a dire Aquilana società multiservizi (Asm), Azienda per la mobilità aquilana (Ama), Centro turistico del Gran Sasso, Azienda farmaceutica municipalizzata (Afm) e Servizio elaborazione dati (Sed), “danneggiate dalle richieste di restituzione – come recita il testo deliberativo – con preventivo accordo sull’ammontare della parcella professionale da corrispondere per l’intero giudizio”. Le aziende, attraverso il legale nominato, dovranno collaborare a stretto contatto con il Settore Valorizzazione e Controllo delle Società partecipate per la definizione di una comune linea di difesa.

Intanto il vice presidente della Regione Lolli ha convocato un summit il prossimo 4 aprile e la senatrice Pezzopane invita alla mobilitazione.

“Definire le urgenti azioni di mobilitazione istituzionale, giuridica e politica necessarie a contrastare le attività già avviate dal Commissario straordinario (incaricato del recupero degli aiuti di Stato dichiarati illegali con la decisione della Commissione europea C(2015) 5549 final del 14 agosto 2015”. Con questa motivazione, il vicepresidente della Giunta regionale Giovanni Lolli ha convocato per il 4 aprile alle 15, a L’Aquila a palazzo Silone, sede della giunta regionale, un summit sulla questione della restituzione delle tasse sospese nel cratere del terremoto. Una questione diventata urgente alla luce della notifica di circa 350 cartelle esattoriali milionarie ad imprese, sia pubbliche sia private, ed a professionisti, fatto che ha causato la mobilitazione sul territorio colpito dal sisma. Alla riunione parteciperanno istituzioni, rappresentanti delle associazioni di categoria, sindacati e tutte le forze sociali. Intanto, la deputata aquilana del Pd Stefania Pezzopane invita alla mobilitazione, chiamando l’attuale governo e quello che verra’ a bloccare le cartelle.

“L’ho fatto già una volta, beccandomi anche una denuncia, e sono pronta a tornare sull’autostrada con sindaci del cratere, cittadini e categorie del settore per bloccare questa assurda ingiustizia. Sto ricevendo telefonate da ieri da parte di imprenditori disperati, non è giusto tutto ciò. Sono convinta che debba pagare chi non ha fatto il proprio dovere, politici e burocrati che in questi anni hanno sbagliato, non le aziende che hanno solo goduto di una legge dello Stato – spiega -. Si rischia di subire una gravissima ingiustizia. E sono pronta ad organizzare, anche assieme agli altri parlamentari eletti nel territorio, un evento a Roma per far capire le nostre ragioni. Il vicepresidente Lolli ed il Sindaco hanno inviato la diffida, ma la commissaria sembra andare avanti, dettando tassativamente con una circolare insidiosa e pericolosissima i 30 giorni entro cui fornire la documentazione – continua -. Tutto ciò alla vigilia di Pasqua”. “La sorpresa dell’uovo della commissaria, non ci piace affatto. Il ricorso al Tar ed il suo esito diventa decisivo per le sorti della città e del comprensorio. Ma dobbiamo sviluppare anche una unitaria iniziativa politica, forte, che coinvolga i Presidenti delle Camere, il Presidente del Parlamento Europeo Tajani ed il governo seppur dimissionario. L’Europa ci chiede l’impossibile, lo stato non ha saputo far applicare una propria legge, che colpa hanno le imprese? Abbiamo lottato in questi anni per portare risorse e iniziative in questo territorio, ma questo è un colpo che non possiamo reggere. Gli errori iniziali del governo Berlusconi – conclude – non sono stati sanati e risolti dai governi successivi e burocrati in carriera hanno fatto di questa vicenda evidentemente lo scalpo da portare a loro merito. Non possiamo permetterlo” conclude.