Abruzzo: sciopero Mediaworld, si temono tagli

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E’ sciopero nei punti vendita Mediaworld anche in Abruzzo, proclamato dai sindacati dopo l’annuncio della chiusura di due punti vendita a Milano e Grosseto. Si temono ripercussioni per i lavoratori della nostra regione.

L’astensione è stata proclamata da Filcams, Fisascat e Uiltucs dopo l’annuncio della chiusura dei due punti vendita di Milano e Grosseto. Al centro della vertenza anche la maggiorazione domenicale, che l’azienda vorrebbe riportare dal 90 al 30%. Secondo la Filcams-CGIL “si rischiano a lungo termine ripercussioni anche negli altri punti vendita finora non coinvolti”.

In Abruzzo la catena di grande distribuzione di materiale elettronico ed elettrodomestici conta quasi 300 dipendenti in sette punti vendita a Città Sant’Angelo, San Giovanni Teatino, Chieti, L’Aquila, Avezzano, Teramo e Colonnella. La manifestazione regionale coincidente con lo sciopero nazionale si è tenuta davanti alla sede di Mediaworld a San Giovanni Teatino.

C’è il timore, secondo Lucio Cipollini della Filcams-Cgil, di un ridimensionamento del personale anche in Abruzzo, visto la crisi e il fatto che sempre più persone comprino prodotti attraverso internet. La richiesta è di sedersi attorno a un tavolo, disposti a venire incontro all’azienda ma senza pagare il fio del proprio posto di lavoro.