Pescara, mense scolastiche meno care

mensa scolasticamensa scolastica

Detto, fatto. Scende di 51 centesimi il costo del pasto servito nelle scuole di Pescara: mense scolastiche meno care e nuovo appalto tra le novità annunciate dall’amministrazione comunale.

La nuova tariffa della refezione scolastica comunale passa così da 4,07 a 3,56 euro a pasto, ma non è tutto: il sindaco Marco Alessandrini e l’assessore Giovanni Di Iacovo hanno detto che, dal 3 ottobre, il servizio mensa vivrà una vera e propria rivoluzione in nome della qualità e sostenibilità.

“Il nuovo appalto – dicono il sindaco Marco Alessandrini e l’assessore all’Istruzione Giovanni Di Iacovo – è stato aggiudicato all’ATI Cir Food s.c. – Bioristoro Italia che ha come priorità la qualità e sostenibilità delle materie prime scelte e cucinate per i ragazzi. Un appalto che innova sensibilmente il servizio e porta tantissime novità che illustreremo presto. Fra le più rilevanti c’è l’abbassamento sensibile delle tariffe dei pasti, un risparmio che avevamo annunciato e che ci ha consentito di venire incontro alle famiglie assicurando però una qualità maggiore, menù studiati e calibrati, a km zero e stagionali, con la possibilità di “partecipare” attivamente al servizio perché sia migliore. Presto, infatti, si terrà anche la prima riunione della Commissione mense, nuovo organismo formato da tecnici, consiglieri e rappresentanti dei genitori, voluto dal Comune perché i cambiamenti di cui il servizio si fa portatore, fossero condivisi con la comunità. Questo perché variamo con orgoglio una svolta davvero epocale: il bando ha durata quinquennale, un importo complessivo pari a 16.698.352,56 e interessa gli anni scolastici 2015/16 fino e non oltre il 30 giugno del 2019/20. Una rivoluzione cercata e voluta perché riguarda la salute dei nostri ragazzi e perché la Pubblica Amministrazione deve poter proporre modelli di efficienza, tenendo alta la qualità e guardando anche ad economie di scala. In questo modo e grazie ad un poderoso lavoro degli uffici che non ha precedenti, siamo riusciti ad accorpare una serie di servizi in unico e robusto bando da 16,7 milioni di euro, per migliorare il servizio e abbassare anche i costi, generando risparmi non solo per l’Ente, visto che il servizio è dato in concessione, ma soprattutto per le famiglie. Questo traguardo, che peraltro non era scontato, è stato costruito insieme ad altri compagni di viaggio, che saranno ulteriori garanti della qualità a cui il nuovo servizio punta: già da due anni collaboriamo con Coldiretti e l’associazione ISA che si occupa di prevenzione sanitaria e alimentare, perché il materiale richiesto per le mense sia stagionale, territoriale e a filiera corta. Dal 3 ottobre saremo noi i primi controllori, perché se è diritto di ogni bambino avere cibo buono, di qualità e sano, è un preciso dovere e, in questo caso, volere dell’Amministrazione, fare in modo che tale diritto sia diffuso e reale”.