Abruzzo: torna lo spettro trivelle, ambientalisti diffidano Ministeri

Lo spettro delle trivelle in Adriatico torna a popolare gli incubi di associazioni e cittadini: in Abruzzo gli ambientalisti diffidano i Ministeri sul progetto di perforazione del pozzo Elsa2.

Pur trovandosi all’interno delle 12 miglia, di fronte a Francavilla al mare, in Abruzzo, l’attività del pozzo non sarebbe stata fermata come impone la legge, per questo le associazioni ambientaliste hanno deciso di agire contro due Ministeri. La questione della ricerca degli idrocarburi in Adriatico è oggetto della conferenza stampa convocata per oggi, 16 marzo 2018, presso il Caffè Letterario di Pescara, dagli attivisti di Nuovo Senso Civico, della Stazione Ornitologica Abruzzese Onlus e del Forum H2O. Le associazioni presenteranno la diffida inviata ai Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico relativamente al permesso di ricerca “B.R268.RG” e al relativo progetto di perforazione del pozzo Elsa2 della Petroceltic e di Cygam Energy, di fronte a Francavilla al mare, ben all’interno della fascia delle 12 miglia protetta per legge da 2 anni.

 

“Da un lato – osservano i rappresentanti delle associazioni – il Ministero dell’Ambiente sta impiegando anni per chiudere negativamente il procedimento di V.I.A. aperto, e dall’altro il MISE ha già prorogato due volte la sospensione del decorso temporale del Permesso di Ricerca. Il 15 febbraio 2018 è arrivata un’altra richiesta di sospensione del decorso temporale da parte della Petroceltic. Cosa attendono? Hanno motivi per sperare qualcosa? Perché il MISE non boccia direttamente il progetto rilevando il palese contrasto con le legge?”.

 

Le associazioni hanno precisato che il permesso di ricerca, assegnato nel 2005 per una durata di 6 anni, a distanza di 13 anni è ancora “vivo e vegeto”, sopravvissuto a ben due leggi (Decreto Prestigiacomo rivisto dal Decreto Passera, più la non applicata Legge di Stabilità).

“Arriviamo al paradosso – dicono le associazioni – che il titolo è stato sospeso per ben 7 anni e 9 mesi contro un decorso normale di 5 anni e 3 mesi (quindi rimarrebbero solo 9 mesi di vita). Già le prime sospensioni sarebbero criticabili ma questo titolo highlander ha avuto non si sa bene con quali motivazioni legali due ulteriori sospensioni assegnate dopo l’entrata in vigore dei divieti delle 12 miglia, la prima il 31 gennaio 2016 della durata di un anno e una seconda il primo gennaio 2017, scaduta il 31 dicembre 2017. Ora arrivano due ulteriori novità. La prima è una richiesta al MISE di ulteriore proroga della sospensione del decorso temporale pubblicata sul BUIG di Febbraio 2018. La seconda arriva dal Ministero dell’Ambiente dove era in corso il procedimento di VIA avviato nel 2014 per la perforazione del pozzo Elsa2. La SOA aveva inviato una diffida affinchè chiudesse negativamente il procedimento già il 12/09/2016. Con tutta calma il Ministero ha inviato alla Petroceltic un preavviso di rigetto alla V.I.A. solo alcune settimane fa. Dalle informazioni in nostro possesso, raccolte informalmente, la società avrebbe reagito opponendosi e ora il Ministero starebbe valutando i contenuti della replica”.

Le associazioni hanno inviato un’ulteriore diffida al Ministero dello Sviluppo Economico affinché non conceda alcuna proroga e provveda a far decadere il titolo.

Questione air gun in Adriatico

Per quanto riguarda la ricerca/prospezione di idrocarburi con la tecnica dell’air gun oltre a quello della Spectrum di cui si è parlato in questi giorni ci sono altri 8 progetti con VIA favorevole su complessive 11 aree, con il paradosso che su alcune aree si potrà passare con l’airgun ben 2 volte, nel mare davanti alle Marche, o addirittura 3 volte, nel mare antistante la Puglia.

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