OMA Fallita, si spera ancora nell’ esercizio provvisorio

Il Tribunale di Pescara, come è noto, ha decretato il fallimento della OMA, l’azienda di punta della Holding Angelucci, che da’ lavoro a 330 operai.

Preoccupati i lavoratori per il loro futuro e quello delle loro famiglie ed in ansia anche i sindacati che però continuano a sperare nell’ esercizio provvisorio. Nelle prossime ore infatti il curatore fallimentare, il commercialista di Chieti Roberto Costantini incontrerà presso lo stabilimento di Castiglione a Casauria i rappresentanti sindacali. Due le alternative. La chiusura dei cancelli, visti i debiti accumulati per milioni di euro, o, per scongiurare l’ allarme sociale che colpirebbe in maniera pesantissima l’ intera Val Pescara, il ricorso all’ esercizio provvisorio che di fatto garantirebbe il lavoro per i prossimi mesi.  Paradossalmente infatti, malgrado i forti debiti accumulati, la fabbrica ha commesse da aziende di rilevanza internazionale per i prossimi sei mesi. Questa mattina a Palazzo di Giustizia a Pescara i rappresentanti sindacali, Andrea De Lutis della Fiom Cgil, Dorato de Camillis della Fim Cisl, Gino Pescatore della Rsa Fim e Franco De Melis della Fiom Cgil, per conoscere ufficialmente i provvedimenti assunti dal Tribunale.  Sull’ azienda dell’ ex presidente di Confindustria Abruzzo ed ex presidente della Camera di Commercio di Chieti Pescara, Mauro Angelucci, gravano debiti per diverse decine di milioni di euro. Se non si dovesse procedere con l’ esercizio provvisorio l’ unica prospettiva sarebbe quella della chiusura dei cancelli e dei licenziamenti. Un impatto occupazionale pesantissimo per i due stabilimenti della Val Pescara quello di Castigliane a Casauria e di Tocco da Casauria. Così come drammatica sarebbe la situazione occupazionale per la succursale toscana della Oma e per lo stabilimento in Romania. Intanto prosegue l’ inchiesta penale che vede Mauro Angelucci indagato per bancarotta fraudolenta.

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