Eventi calamitosi, il lavoro fondamentale degli psicologi

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“Abruzzo scuola di emergenza: esperienze a confronto per una pratica condivisa. Questo il tema di un incontro tenuto stamani a Pescara ed organizzato dall’ Ordine degli psicologi d’ Abruzzo per portare a conoscenza dell’opinione pubblica, il lavoro fondamentale svolto dagli psicologi durante le tante emergenze registrate nella nostra regione.

A partire dal 6 aprile 2009, data del devastante sisma che ha colpito la città dell’Aquila e la sua provincia, il territorio abruzzese è stato funestato da una serie di eventi calamitosi che si sono susseguiti nel tempo: il 24 agosto 2016 il terremoto del Centro Italia, poi la tragedia di Rigopiano e, di seguito, quella di Monte Cefalone.

“L’intera comunità regionale e la resilienza di ciascun cittadino sono state messe a dura prova” sottolinea Tancredi Di Iullo, presidente dell’Ordine degli Psicologi d’Abruzzo. “L’appuntamento ha avuto come obiettivo quello di valorizzare le competenze che i colleghi hanno maturato durante e dopo gli eventi calamitosi ed implementare le conoscenze anche attraverso il confronto e la condivisione delle esperienze”. L’intervento della Protezione Civile ha contribuito in maniera decisiva nella risoluzione dei gravi problemi connessi alle situazioni emergenziali e ad alleviare, per quanto possibile, i disagi e i dolori conseguenti. “All’interno del Sistema Nazionale e Regionale di Protezione Civile hanno operato anche tanti colleghi psicologi. In queste tragiche occasioni, la Psicologia è stata presente e gli psicologi, ancorché spinti da un esemplare spirito di generosa solidarietà, hanno affrontato la gestione dei traumi sapendo coniugare competenza e umanità accanto e dentro la sofferenza dei cittadini” continua il presidente”.

Le modalità e i contesti di intervento sono stati molteplici, dal sostegno fornito dagli psicologi aquilani, nella duplice veste di vittime e di soccorritori nel capoluogo e negli altri centri del cratere, all’accoglienza ai familiari degli ospiti dell’hotel di Rigopiano e a quelli delle vittime del tragico evento di Monte Cefalone nel febbraio 2017 sono solo alcuni degli esempi. A seguito del sisma del 2009, è stato avviato un progetto pilota a Montereale. In questo piccolo comune nel cuore del cratere, è stato operativo il Centro di ascolto del progetto “Non vi lasciamo soli” della Fondazione dell’Ordine degli Psicologi della Regione Abruzzo Onlus.

“In più occasioni l’Ordine ha ricevuto attestati di stima per il contributo offerto e questo, oltre che essere motivo di orgoglio per un Presidente, conferma l’idea che in Abruzzo i professionisti psicologi hanno maturato notevoli expertise in termini di sapere, saper fare, saper essere in materia di emergenze. Il tutto all’ interno di organizzazioni che hanno saputo riconoscere il valore della Psicologia in situazioni ostili e nel contempo gestire i professionisti anche in un’ottica multidisciplinare e multi professionale. A ragione” sottolinea il presidente Di Iullo, “si può ben dire che la comunità regionale può contare sul contributo professionale della Psicologia”. Per il presidente, però, quanto è stato fatto è solo l’inizio di un lungo percorso. “Occorre implementare le competenze raggiunte, proiettarsi nel futuro immergendosi ancora di più in tutto ciò che è contenuto nelle situazioni emergenziali, con occhio attento anche al tema della prevenzione”.