Violenza sulle donne, a Pescara il camper della Polizia

Non è affatto un caso che Pescara sia una delle 13 città italiane in cui sta facendo tappa il tour della Polizia di Stato contro la violenza sulle donne. I dati parlano, infatti, di cifre e abusi in crescita.

 

E’ tornato oggi, in piazza Salotto a Pescara, il camper della Polizia di Stato che da giugno sta raccogliendo in 13 piazze italiane le testimonianze delle donne vittime di violenza domestica. Un fenomeno tanto trasversale quanto diffuso: certamente in crescita, la violenza sulle donne miete più vittime di quanto ciascuno di noi possa immaginare perchè vittime lo sono anche tutte quelle mogli o figlie che sopportano per una vita intera abusi e violenze psicologiche senza mai trovare la forza di sottrarsi al proprio aguzzino denunciandolo. Non è affatto un caso che Pescara sia una delle 13 città italiane in cui sta facendo tappa il tour della Polizia di Stato per sensibilizzare donne, giovani e non, in fatto di violenza: i dati parlano, infatti, di cifre e abusi in crescita nel capoluogo adriatico dove, però, di contro crescono anche le denunce. Si tratta della campagna itinerante dal titolo “Questo non è amore” ideata per creare un contatto diretto tra le donne vittime, o potenziali vittime, di violenze e una equipe di operatori specializzati pronti a raccoglierne le testimonianze. Con poliziotti, in maggioranza donne, sul camper della Polizia ci sono anche gli specialisti del Centro antiviolenza “Ananke”. In Abruzzo le altre tappe della campagna di sensibilizzazione si sono tenute a L’Aquila, altra città abruzzese con dati e denunce in sensibile aumento.  E se un discorso a parta va fatto per il cosiddetto bullismo di genere, ossia il bullismo tra sessi opposti, lo spunto di riflessione più profondo ce lo offre il fatto che la violenza sulle donne non conosce etichette sociali, professionali ed economiche essendo radicato come “limite” culturale da condannare e sradicare.