Ud’A, CdA decretato: Chieti addio

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Nessun incontro, nessun ripensamento, nessun nome nuovo: il Rettore della d’Annunzio Di Ilio ha decretato il nuovo CdA senza alcuna rappresentanza della città di Chieti.

La data è quella di ieri, l’oggetto è la “costituzione del Consiglio di Amministrazione dell’Ateneo – quadriennio 2016-2020”, la firma è quella del Magnifico Rettore della d’Annunzio Di Ilio, i nomi sono esattamente quelli che sabato scorso avevano fatto gridare allo “scippo rappresentativo e istituzionale”  il sindaco di Chieti. Di Primio al microfono del Tg8 aveva polemizzato, e non poco, per la completa assenza in CdA di una rappresentanza della città che ospita campus, rettorato e facoltà storiche ossia la “sua” Chieti. Parole quelle di Di Primio, all’indirizzo anche del Rettore Di Ilio ma non solo a lui rivolte, colme di delusione e sconcerto: parole che evidentemente non hanno smosso alcuna riflessione, o comunque non scritta e non decisionale, in chi quel decreto di nomina del nuovo CdA lo ha firmato eccome ( vedi allegato in basso) senza peraltro incontrare il sindaco di Chieti come, invece, gli era stato promesso. E se Di Primio, sabato scorso esattamente come oggi, si domanda se dietro quei nomi decretati dal Rettore vi siano dei “suggeritori”, quasi a voler trovare  l’unica spiegazione plausibile a tale scelta, resta il doppio significativo dato di fatto: innanzitutto per la prima volta nella storia della d’Annunzio la città di Chieti non ha alcuna rappresentanza in CdA e, soprattutto, è il primo consiglio di amministrazione contestato ancor prima della sua ratifica. Un CdA erede diretto dell’ultimo, quello di Capasso rimosso e di una docente dimissionaria, anch’esso passato alla storia per una biografia a dir poco tribolata. Una cosa è certa: Di Primio non intende arrendersi all’evidenza delle nomine decretate, peraltro in barba al promesso incontro ad oggi non avvenuto, e insiste nel chiedere, per pura “opportunità e garbo istituzionale”, le dimissioni dell’avvocato Civitarese: nominato a distanza di poche ore nel CdA della d’Annunzio e nella giunta Alessandrini a Pescara, Civitarese- secondo Di Primio- dovrebbe compiere una scelta dimettendosi da una delle due neo cariche. Un’era quella del duo Di Ilio-Del Vecchio che passerà alla storia della d’Annunzio per il record di polemiche, atti impugnati, querele e lenzuola di contestazioni  quelle sì stese tanto a Chieti quanto a Pescara.

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