M5S chiede un Ufficio per la Trasparenza e l’Anticorruzione

Il M5S chiederà attraverso una risoluzione, depositata in Consiglio regionale, l’istituzione di un Ufficio per la Trasparenza e l’Anticorruzione: ” Che sia collegiale e bipartisan” incalza Pettinari.

Con un costo dai 20 ai 30 miliardi di euro l’anno, la corruzione è il vero male  del nostro Paese. “Il  problema della corruzione nel Paese, e in particolar modo nella Pubblica Amministrazione – dice Domenico Pettinari -, appare come una vera e propria emergenza sociale. Il danno prodotto dal sistema illegale della corruzione incide pesantemente e negativamente sull’efficienza della PA concorrendo a determinare un imponente quanto ingiustificato aumento della spesa pubblica con le negative ricadute economiche e fiscali che questo comporta”. L’Anac ha svolto una ricerca su 1911 amministrazioni sparse sul territorio nazionale e il quadro che ne esce è allarmante: per il periodo osservato ( il triennio 2015-2017) ciò che emerge è che “risulta insufficiente o inadeguato il 96,52% dei PTPC analizzati (addirittura assente nell’84,46% dei casi). “Quanto all’Abruzzo-incalza Pettinari- certamente alla luce degli ultimi accadimenti stride il mancato aggiornamento da parte della Regione Abruzzo del Piano triennale di prevenzione della corruzione per il triennio 2017/2019, previsto entro il 31 gennaio 2017, come da Art. 1 della Legge 190/ 2012″. Una mancanza che non passa inosservata al M5S che ha presentato, a firma del Consigliere regionale Domenico Pettinari, un esposto all’Anac proprio per accertare se di fatto c’è stata inadempienza da parte dell’Ente nell’approvazione dell’aggiornamento del Piano e se vi siano comportamenti da sanzionare. ” Nello specifico – insiste Pettinari- la stessa legge prevede sanzioni che vanno da un minimo di 1000 euro ad un massimo di 10 mila euro nei confronti  della Giunta inadempiente”. Stesso discorso di richiesta di maggiore trasparenza in atti e appalti verrà riproposta all’attenzione del sindaco di Pescara chiamato a far ruotare dirigenti dai consiglieri comunali pentastellati.

Il servizio del Tg8:

LA REPLICA DEL DIRETTORE GENERALE GERARDIS:

Cristina Gerardis, direttore generale della Regione Abruzzo, replica al Movimento  5 Stelle affermando “ Leggo che il consigliere Pettinari, assumendo ipotetici inadempimenti della Giunta regionale abruzzese sulla adozione del Piano triennale 2017/2019 della prevenzione della corruzione, ha interessato l’ANAC con una segnalazione volta a verificare tali circostanze. Quale Responsabile della prevenzione della corruzione e della corruzione della Giunta, tengo a precisare che l’Autorità, per gli enti che trovano sede legale nei territori colpiti dal sisma, ha disposto in data 8 febbraio 2017 una proroga fino al 30 luglio 2017 di diversi adempimenti, tra cui quello cui fa riferimento il consigliere. È dunque esclusa in radice la sussistenza di un ritardo rispetto alla doverosa adozione del Piano. Ad ogni modo, il documento, aggiornato alle novità conseguenti alla riorganizzazione nonché agli adempimenti derivati dalla sottoscrizione del c.d. Masterplan, è in consultazione pubblica da giorni e dunque già compiutamente istruito e redatto in ogni sua parte. Attendiamo (con scadenza 20 marzo) le eventuali osservazioni e i contributi sia da parte delle strutture regionali che degli stakeholder.Peraltro, anche altre Regioni si trovano in questa fase, pur non essendo state coinvolte dagli eventi sismici e dunque escluse dal provvedimento di proroga sopra citato. Lo stesso Consiglio regionale abruzzese risulta trovarsi in una conclusiva fase istruttoria al fine di produrre un documento quanto più possibile adeguato e completo. Auspico che vi sia la massima partecipazione, anche da parte dei rappresentanti politici, alla costruzione di questo aggiornamento, così importante per una corretta conduzione della gestione amministrativa: ad oggi, invero, sono pervenute alla mia struttura pochissime osservazioni o proposte emendative “.