L’Aquila, Legnini all’inaugurazione dell’anno giudiziario

Il vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, è giunto a L’Aquila, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario, per “un segno di sostegno agli uffici giudiziari abruzzesi e di partecipazione al cordoglio e al grande dolore dei familiari delle vittime di Rigopiano e dell’elicottero del 118”.

“Sono certa di esprimere i sentimenti di tutti dicendo che una profonda solidarietà umana si unisce oggi ai sopravvissuti dell’hotel Rigopiano, ai bambini tornati alla luce, come una seconda nascita, sotto gli occhi dell’Italia intera, ai congiunti di coloro che non e’ stato possibile salvare”. Lo ha detto la presidente della Corte d’appello de L’Aquila, Fabrizia Francabandera, in occasione dell’inaugurazione dell’anno giudiziario. “Sono le madri, i padri, i figli, le compagne e i compagni che, in un clima di angoscia collettiva che ha pochi precedenti, hanno dovuto prendere atto giorno dopo giorno della perdita terribile di cui devono farsi carico; e la medesima solidarietà ci unisce ai congiunti delle sei persone morte nell’incidente di Campo Felice di martedì scorso. Sospeso necessariamente il giudizio, per rispetto delle indagini in corso, su quello che è accaduto prima e subito dopo la valanga che ha spazzato via vite e progetti, il più caloroso ringraziamento di tutti noi deve oggi andare ai grandi professionisti del soccorso e dell’emergenza, alcuni dei quali hanno perso la vita nel soccorso a uno sciatore, di cui l’Italia è orgogliosa. Uomini – ha rilevato Francabandera – che, ancora una volta, a prezzo di rischi e sacrifici personali che sono la cifra del coraggio e della loro competenza che la loro professione richiede, hanno dimostrato con il cuore e la fatica che lo Stato (lo Stato che ho sentito troppe volte dileggiare nei giorni scorsi) esiste invece ed è capace di fare il suo dovere, come ha autorevolmente ricordato il nostro presidente della Repubblica, che ringrazio per la sua alta partecipazione al dolore di questa regione”. All’inaugurazione dell’anno giudiziario della Corte d’appello dell’Aquila sono presenti anche il vice presidente del Csm, Giovanni Legnini, e il primo presidente della Corte di Cassazione, Giovanni Canzio, già a capo della Corte d’appello del capoluogo tra il 2009 e il 2011. “Sono a L’Aquila per esprimere fraterna solidarietà, vicinanza, amicizia e affetto nei confronti di questo territorio e questa popolazione”. Questa la dichiarazione del primo presidente della Corte di Cassazione, Giovanni Canzio, già presidente della Corte d’Appello aquilana dal 2009 al 2011, a margine della cerimonia di inaugurazione dell’anno giudiziario in corso all’aula magna “Antonio Villani” del palazzo di giustizia del capoluogo abruzzese.

“Una nuova consapevolezza deve indurci a ritenere che è necessario, come in occasione del terremoto dell’Aquila del 2009 e come sta accadendo oggi, unire gli sforzi e profondere le energie di tutti per determinare le condizioni di un nuovo slancio”. Così il Vice Presidente del Csm, Giovanni Legnini, nel suo intervento nel corso dell’inaugurazione dell’Anno giudiziario del distretto abruzzese che si sta svolgendo all’Aquila. Per Legnini occorre “trarre nuova forza ed energia proprio dall’eccezionalità e gravità di quanto è accaduto alla nostra terra”. Per mettere in pratica “una stagione di risanamento e nuovo sviluppo, capace di assicurare all’Abruzzo, e soprattutto ai suoi giovani, un futuro di speranza e di ripresa”. “Occorre dunque un nuovo patto che faccia leva su chi ha responsabilità di governo e chi siede sui banchi dell’opposizione e ci consenta di ottenere adeguati strumenti normativi e risorse straordinarie, ma anche di suscitare lo spirito necessario per la ricostruzione materiale e morale della nostra regione”.

Il vice presidente del Consiglio superiore della magistratura, Giovanni Legnini, ha definito “grave e dannosa che tanto allarme ha determinato nei cittadini e nelle istituzioni” l’affermazione del presidente della Commissione Grandi Rischi, il fisico Sergio Bertolucci, che sabato, in un sunto della relazione sullo sciame sismico in atto nel Centro Italia pubblicato sul sito della Protezione civile, ha fatto accenno alla possibilità di nuovi terremoti di magnitudo tra 6-7, creando panico nelle popolazioni.