“I saldi prorogati fino al 26 marzo serviranno a poco”

Non convince la proroga dei saldi invernali fino al 26 marzo per cercare di colmare i danni economici del maltempo: i negozianti temono serva a ben poco.

Tra le tante facce del disastro economico innescato dalla violenta ondata di maltempo del gennaio scorso c’è anche quella dei saldi invernali: partiti con due settimane di ritardo, mai davvero decollati e ora prorogati al 26 marzo. I saldi, infatti, solo sulla carta sono partiti nei primi giorni del nuovo anno come stabilito dalla legge regionale in materia: la verità è che fino a fine gennaio tra bufere di neve, strade ghiacciate, scuole chiuse e scosse di terremoto i commercianti abruzzesi non hanno incassato un euro, o quasi! A dirlo casse e polemiche, scontrini e associazioni: a chiedere la proroga fino a fine marzo sono state proprio le associazioni di categoria e la Regione non ha esitato ad accogliere la loro istanza. Il punto é : servirà davvero a qualcosa? O piuttosto la vera questione è che mancano i soldi? Peraltro molti negozianti dei centri città lamentano il fatto che di merce da vendere, o meglio svendere, non ne hanno più tanta e non perchè abbiano già venduto tutto bensì perchè la stagione invernale del commercio d’abbigliamento è partita in sordina con pochissima merce nei magazzini e ancor meno assortimento dopo le feste natalizie. Della serie, c’è davvero merce da offrire per altri 30 giorni di saldi? Al Tg8 Gianni Taucci della Confesercenti il quale in un passaggio in particolare dell’ intervista ci dice: ” Rispetto allo stesso mese di gennaio del 2016 quest’anno gli incassi sono crollati del 50% almeno!E febbraio rischia di confermare questo trend drammatico”.