Maltempo, dissesto idrogeologico vera minaccia

Non conosce distinzione di territori quella che ora rischia di essere la vera minaccia per l’Abruzzo dell’immediato dopo emergenza maltempo: parliamo del dissesto idrogeologico incombente e preoccupante.

Dal teramano al pescarese passando per il chietino: oggi, nell’immediato post emergenza maltempo, la più incombente minaccia per l’Abruzzo è il dissesto idrogeologico. Se la provincia di Teramo è alle prese con frane, smottamenti e intere aree quasi inavvicinabili, a preoccupare è anche l’alto vastese ormai al collasso. In queste ore un enorme movimento franoso sta scivolando giù inghiottendo una porzione importante di provinciale, quello  che da Torrebruna sale a Castiglione Messer Marino e Schiavi D’Abruzzo. Le proporzioni dello smottamento impongono misure urgenti e tempestive altrimenti si rischia di arrivare al collasso dell’arteria fondamentale: un ulteriore rischio isolamento di un territorio, come l’alto vastese, già martoriato e pieno di frane, smottamenti e dissesto. “Lo scollamento in atto in queste ore di una porzione di montagna a ridosso della strada provinciale è solo l’ultimo, in ordine cronologico, in un comprensorio che da troppo tempo aspetta risposte e fatti concrete da una Regione Abruzzo sempre più parolaia e annunciatrice di fondi- denuncia Mauro Febbo-. Ricordo che la Provinciale tra Fraine e Castiglione è franata da due anni e ad aggi ancora non partono i lavori”. Una situazione di non facile gestione perchè se da un alto non si possono interrompere al traffico le uniche strade di collegamento tra un paese e l’altro, è pur vero che la sicurezza dei cittadini deve venire prima di tutto. Non ultimo, come problema di difficile soluzione, il reperimento dei fondi necessari per restituire agli abruzzesi, tutti, strade e arterie degne di tali diciture.