A Teramo la vicenda scuole infiamma la città

La decisione presa ieri dal sindaco di Teramo Brucchi di tenere chiuse tutte le scuole fino a mercoledì prossimo, 9 novembre, infiamma la città. Le mamme contestano e polemizzano.

Sono i neo nati comitati delle mamme teramane a polemizzare col primo cittadino Brucchi per quella che viene definita ” una decisione presa in solitaria” laddove il sindaco, dicono, aveva garantito che ogni data di riapertura delle scuole sarebbe stata concertata. Sostanzialmente è questa la cosa che non va giù alle mamme degli studenti teramani: cosa cambia da oggi a giovedì si domandano in tante, quali controlli si stanno davvero compiendo incalzano i comitati. E se da un lato c’è il sindaco Brucchi convinto che questa sia la decisione più saggia e prudente, dall’altro ci sono i gruppi sorti anche su Facebook composti da molte mamme determinate a tenere a casa i propri figli anche giovedì quando, cioè, dovrebbe (ri)suonare la prima campanella dopo la lunga pausa post sisma. In tutto questo c’è poi la voce degli insegnati preoccupati per le giornate perse in termini di programmi da portare avanti: un aspetto questo certamente non trascurabile che verrà valutato in termini ministeriali perché accomuna moltissimi studenti di Marche, Umbria e Abruzzo. Tornando a Teramo, il sindaco Brucchi incontrerà oggi ancora una volta i comitati delle mamme ma la decisione di riaprire le scuole di ogni ordine e grado giovedì 10 novembre è presa: salvo nuovi sviluppi, la delibera, firmata e diramata, è certamente esecutiva.