Agricoltura, Febbo critico sui bandi PSR 2014 – 2020

 

Agricoltura, Febbo critico sui bandi PSR 2014 – 20120. Secondo Febbo i Bandi nascono in ritardo e nascondono una farsa. “Le modalità d’inoltro delle domande sono ancora non funzionanti e non pronte”.

 “In forte ritardo secondo la tabella di marcia ma finalmente vengono pubblicati i bandi tanto attesi dal mondo agricolo relativi agli investimenti (4.1 e 4.2) che nascondono però una vera e propria beffa e non vorrei che la fretta sia stata dettata solo dalla esigenza di recuperare il tempo perso sulla spesa dei Fondi strutturali come sottolineato anche dal Sole24Ore”. Questo il commento del Presidente della Commissione Vigilanza e consigliere regionale Mauro Febbo che sottolinea come “anche le Organizzazioni Professionali avevano suggerito alla struttura di procedere con ordine e soprattutto quando tutto il sistema operativo sarebbe stato funzionante e accessibile. Infatti – spiega Febbo – la pubblicazione odierna è esclusivamente a titolo informativo ed esplicativo poiché la piattaforma informatica per inoltrare la domanda di investimento è ancora totalmente bloccata, inadeguata, non funzionante e non pronta. Praticamente se un’azienda agricola ad inizio anno volesse inoltrare e rispondere al bando per esigenze di fattura in scadenza, titoli autorizzativi ecc. ecc., non può farlo poiché la piattaforma per le procedure è totalmente bloccata a ricevere le domande di aiuto. Una vera e propria beffa per il mondo agricolo. Quindi – commenta l’ex assessore regionale alle Politiche agricole –  oggi vengono pubblicate dei bandi che sono solo esclusivamente a titolo informativo. Questo significa che inattesa che venga realizzata la piattaforma informatica e attivate tutte le procedure verosimilmente si andrà a scadenza del bando a primavera inoltrata visto che i tempi sono di tre mesi più proroga. Oggi abbiamo, come d’altronde descrivano i dati Istat e Cresa, un sistema produttivo che soffre e nel mondo agricolo abbiamo aziende che da tempo logorano economicamente. A tutto questo inoltre – sottolinea Febbo – si  aggiungere tutta la problematica relativa alla struttura stessa del Dipartimento agricoltura visto che, ben 40 dipendenti circa, un quarto dei 172 dipendenti della Regione Abruzzo che verranno collocati in pensione con i requisiti ante riforma Fornero entro il 31 dicembre prossimo, sono personale degli uffici responsabili alle pratiche del Programma di Sviluppo Rurale (PSR). Quindi, come già denunciato, prevedo tempi duri e difficoltà enormi se non vengono prese adeguate e immediate soluzioni a tutte le problematica che vi sono. Pertanto – conclude Febbo – spero che la Regione Abruzzo si organizzi risolvendo subito tutte le problematiche inerenti al Bando sugli investimenti per andare incontro alle esigenze delle aziende agricole che aspettano da troppo tempo risposte concrete e aiuti economici per far andare avanti le proprie attività”.