Oggi è la Giornata della Terra: Legambiente e la tutela in Abruzzo

Anche in Abruzzo, in occasione della Giornata della Terra, Legambiente fa il punto sulle battaglie per la tutela del suolo in Abruzzo

Tutelare il suolo è il primo modo di proteggere uomini, piante e animali. Ogni anno in Europa spariscono sotto il cemento mille chilometri quadrati di suolo fertile, un’estensione pari all’intera città di Roma. Per raccontare l’entità del consumo di suolo in Italia, Legambiente ha raccolto nel dossier Suolo minacciato, ancora cemento oltre la crisi una serie di storie di “suolo consumato”. E per la Giornata della Terra, il 22 aprile, l’associazione si mobilita in tutta Italia per incrementare le adesioni alla petizione popolare promossa dalla rete di ong europee People4Soil. La petizione – che può essere firmata anche online su www.salvailsuolo.it – chiede che l’Unione europea introduca una legislazione specifica sul suolo, riconoscendolo e tutelandolo come un patrimonio comune. Il traguardo è un milione di firme in tutta Europa entro il 12 settembre prossimo; 54mila le firme necessarie per raggiungere il quorum in Italia.

Anche in Abruzzo in questi mesi saranno allestiti banchetti per la raccolta firme, coinvolgendo tutta la rete associativa di Legambiente dalle città ai piccoli comuni. La nostra regione ha il triste record di suoli costieri trasformati, ossia passati da un paesaggi naturali e agricoli a infrastrutture e edifici residenziali. Sono infatti 91 i km di costa irreversibilmente modificati rispetto a un totale di 143 km, oltre il 63,6%. Legambiente in questa giornata racconta le tante storie italiane di spreco di territorio, frutto della mancanza di regole nazionali e comunitarie sulla tutela del comparto ambientale del suolo, ma anche i buoni esempi di storie di suolo salvato. Per l’ Abruzzo c’è il caso negativo di Megalò, uno dei più grandi centri commerciali d’Italia sorto sulla naturale cassa d’espansione del fiume Pescara. Ma non mancano esempi positivi di suoli salvati come quelli, per esempio, dei comuni di Tollo per la difesa del suolo agricolo e Scontrone per la restituzione di spazio e terra al fiume Sangro.

L'autore

Carmine Perantuono
Laureato in Giurisprudenza, è giornalista professionista dal 1997. Ricopre il ruolo di Direttore Responsabile di Rete8.