Liberazione: il 25 aprile a Pescara

Il 25 aprile a Pescara: non solo la tradizionale cerimonia in piazza Garibaldi, il Comune con l’ANPI la sezione “Fratelli Gialluca”, l’associazione “Le Rotaie” e il Collettivo Studentesco Pescara, ha organizzato una serie di iniziative.

Oltre alla cerimonia istituzionale che com’è noto si è svolta in Piazza Garibaldi, il Comune di Pescara porta avanti un percorso di memoria sulla ricorrenza, promuovendo attraverso la Presidenza del Consiglio delle iniziative in sinergia con il Comitato provinciale ANPI “Ettore Troilo”, la sezione “Fratelli Gialluca”, l’associazione “Le Rotaie” e il Collettivo Studentesco Pescara. Sempre toccante il momento della deposizione delle Corone in piazza Garibaldi in memoria dei Caduti di tutte le guerre, deposte dal sindaco, dal presidente delle Provincia e dal Prefetto. Presenti le associazioni dei reduci, le forze militari, le Istituzioni ma anche tanti cittadini comuni per raccontare o ascoltare, 72 anni dopo, quel 25 aprile del 1945, quando il nostro Paese venne liberato dal nazifascismo.

“Continua il percorso iniziato con l’ANPI – ha detto il presidente del Consiglio Pagnanelli – per far conoscere meglio il valore della Resistenza, un cammino che si allarga anche al Collettivo Studentesco di Pescara e alle iniziative sempre coinvolgenti dell’associazione Le Rotaie che in treno ci riporta sui luoghi abruzzesi del 25 aprile. Si tratta di iniziative che sono partite il 24 e che hanno accompagnato alla giornata delle celebrazioni ufficiali, in piazza con istituzioni e tutte le voci di questa importante festa”.

Il 25 Aprile è una data fondativa per la storia del nostro Paese: è la festa di tutti gli Italiani – concludono Anpi Pescara Sezione “Fratelli Gialluca” e comitato provinciale “Ettore Troilo” – Da quel giorno l’Italia liberata dall’occupazione Nazifascista ha potuto scrivere una pagina nuova fatta di democrazia, libertà e partecipazione”.

https://www.youtube.com/watch?v=1SzZRavc9y4

1 Commento su "Liberazione: il 25 aprile a Pescara"

  1. david celiborti | 26/04/2017 di 12:01 |

    Ieri si è celebrata la Liberazione, fin qui nulla da ridire! Ma la maggior parte dei poltici presenti in ogni parte d’Italia, non i reduci, naturalmente, si sono sperticati bofonchiando valori che neppure conoscono (democrazia, valor civile, onestà ecc.!). Quando uno sente parlare invidui, di tal fatta, che non conoscono la”storia” o non la raccontano ai giovani, alza i tacchi o si attappa le orecchie, per non sentirli! Ho sentito al Tg 3, bambini che viaggiavano su treno “storico” sbuffante che attraversava i luoghi della resistenza: nessuno di questi sapeva cosa essa fosse! Lo stato”giuridico” è falso,ma la “scuola e la famiglia sono assenti! Nascondere la menzogna dietro un “falso perbenismo” è grave! L’unica consolazione me l’ha data “un “vero” signore” molto anziano di circa 95 anni, che aveva combattuto in Russia e qui, per congelamento, aveva perso entrambe le gambe! Mi ha emozionato, perchè, nel suo parlare, eseguito con un linguaggio scarno, non colto, ma sincero e reale ad una scolaresca attenta e pronta fare domande, ad una di queste, ripondeva le testuali parole:” Non credete AI FALSI PROFETI!” Meditate! David

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