San Salvo, lotta al commercio abusivo in spiaggia

San Salvo, lotta al commercio abusivo in spiaggia. Ennesima operazione congiunta della Polizia Locale e dei Carabinieri di San Salvo per contrastare il commercio abusivo sulle spiagge. La decisione assunta dall’amministrazione comunale di San Salvo, è stato detto da più parti, dovrebbe essere presa da modello anche in tutte le altre realtà del territorio abruzzese.

Su disposizione del sindaco di San Salvo Tiziana Magnacca questa mattina sono stati effettuati diversi controlli sul lungomare che hanno portato al sequestro di centinaia di articoli abbandonati dagli ambulanti abusivi che, alla vista delle forze dell’ordine, si sono dati alla fuga.

sequestro polizia1

In particolare gli agenti, coordinati dal comandante Vincenzo Marchioli, hanno recuperato oggetti vari in materiale plastico gonfiabili come salvagenti, braccioli e lettini, palloni, bracciali, collane, accendini e persino una settantina di aquiloni oltre a secchielli di plastica e racchettoni. Tutto il materiale recuperato è stato trasportato al comando della Polizia Locale.

 «Il sindaco Magnacca – ha precisato l’assessore alla Polizia Locale Fabio Raspa – ha dato precise indicazioni affinché si continui l’attività di controllo e repressione contro il commercio abusivo non solo per tutelare i commercianti ma in particolare gli acquirenti in quanto non sono noti né la provenienza né il materiale utilizzato per la loro produzione».

Sul lungomare sono stati controllati e identificati diversi stranieri; infine è stata sequestrata nel centro abitato una Ford Mondeo risultata sprovvista della copertura assicurativa.

1 Commento su "San Salvo, lotta al commercio abusivo in spiaggia"

  1. david celiborti | 08/07/2017 di 16:48 |

    Come a San Salvo quello dei mercatini del “falso” risulta fuorilegge? Come mai provincia che vai (CH) usanza che trovi? No perchè a Pescara la giunta di sinistra, nonostante le proteste di commercianti, di tutti, vorrebbe riaprire il mercato “del tarocco” puntando circa € 250.000 di contributi pubblici! Che generosità a spese degli altri! Invece a San Salvo si combattono i doni..della camorra che vengono venduti dai poveri richienti asilo alla ricerca di un “onesto” lavoro che hanno trovato!

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