L’Aquila, call center tensione lavoratori sindacati

L’Aquila, call center tensione lavoratori sindacati. Il bando di gara per la riassegnazione della commessa del contact center Inps, il cui iter di aggiudicazione si concluderà entro la fine dell’anno, sarà pubblicato a giorni. La senatrice del PD Pezzopane scrive al Presidente dell’INPS Boeri.

A renderlo noto sono le sigle sindacali Slc-Fp Cgil e Uilcom, le CUI segreterie nazionali lunedì scorso hanno incontrato a Roma la Direzione acquisti dell’Inps. I sindacati sono, però, preoccupati perché il bando non prevederebbe la territorialità e chiedono che l’azienda, che attualmente gestisce la commessa, il consorzio Lavorabile, trasformi subito tutti i contratti delle cooperative e gli interinali iN contratti nazionali delle Telecomunicazioni. Anche l’Arcivescovo della Diocesi dell’Aquila, monsignor Giuseppe Petrocchi, è intervenuto a difesa dei posti di lavoro, e ha inviato una lettera al presidente dell’Inps, Tito Boeri. Ma c’è spaccatra sul fronte sindacale e tra sindacati e lavoratori. Da mesi i lavoratori del contact center dell’Aquila che gestisce la grande commessa Inps chiedono aiuto alla politica locale e nazionale, e ai sindacati appunto, per cercare di arginare il rischio che il contact center aquilano perda centinaia di posti di lavoro. Un rischio reale se nel bando di gara Inps per l’assegnazione della nuova commessa non venisse rispettata la clausola sociale per garantire la continuità dei posti di lavori. Il problema, come ha spiegato più volte il presidente dell’associazione “Lavoriamo per L’Aquila”, Venanzio Cretarola, riguarda soprattutto i lavoratori in subappalto, ossia la maggioranza di quelli aquilani, il comparto che dà lavoro al numero maggiore di persone in città, 560 di cui 80 in appalto a Trascom e i restanti al Consorzio Lavorabile. La commessa aquilana è anche la più grande delle dieci sparse in tutta Italia. Intanto tra i lavoratori c’è totale sfiducia nei confronti dei sindacati, lavoratori che si dicono confusi e che contestano i risultati portati a casa dall’assemblea tenuta l’8 maggio a Roma. I lavoratori del contact center si aspettavano che in sede di incontro con la Direzione acquisti dell’Inps i sindacati spingessero per avere rassicurazioni nella definizione del nuovo bando che sarà redatto a breve: l’Inps dovrebbe ispirarsi, in sostanza, a quello formulato dalla Rai, che prevede la continuità del rapporto di lavoro con l’azienda di tutti gli addetti, mantenendo ferme le attuali sedi e i relativi livelli occupazionali”. Un passaggio, però, che sinora non è contemplato nelle trattative sindacali.

IL SERVIZIO DEL TG8:

LA LETTERA DELLA SENATRICE STEFANIA PEZZOPANE AL PRESIDENTE DELL’INPS BOERI

Egregio Presidente Boeri,

torniamo a rivolgerci come già nel marzo scorso in forma di lettera aperta, in vista della imminente pubblicazione del bando di gara per la riassegnazione della commessa del contact center Inps. La commessa, già prorogata per sei mesi nel dicembre scorso, coinvolge 560 lavoratori all’Aquila, 2200 se si contano anche quelli degli altri presidi.

Lo scorso marzo le chiedemmo che il bando adesso in procinto di essere pubblicato accogliesse in pieno le norme di legge recentemente approvate: la clausola sociale specifica per i call center inserita nel nuovo codice degli appalti e l’esclusione delle spese per il personale dal meccanismo del massimo ribasso. Misure da prevedere sia per il personale che opera in appalto sia per quello in subappalto. Nella sua risposta lei garantì attenzione all’applicazione delle norme.

Torniamo a rivolgerci a lei alla luce delle interlocuzioni avvenute in queste settimane attraverso le sigle sindacali, e tenuto conto della delicatezza del passaggio. Non serve infatti ribadire quanto in una città come la nostra, in cui il terremoto di otto anni fa si è fatto sentire anche sulla tenuta sociale della comunità sommando i suoi terribili effetti a quelli della crisi economica, sia importante salvaguardare i livelli occupazionali esistenti. Non possiamo permetterci che in un solo colpo vengano cancellati centinaia posti di lavoro.

Come noto dall’incontro dello scorso 8 maggio tra le sigle sindacali Slc-Fp Cgil e Uilcom e la Direzione Acquisti dell’Inps sarà pubblicato a giorni il  suddetto bando di gara per la riassegnazione della commessa del contact center Inps. La gara, dice il sito web dell’Istituto, sarà suddivisa in tre lotti, prevedendo per il Lotto 1 60 punti all’offerta economica e 40 punti all’offerta tecnica e per i Lotti 2 e 3 60 punti all’offerta tecnica e 40 a quella economica. Proprio in questi valori sta la motivazione della nostra missiva:  Il D. Lgs 19 aprile 2017, n. 56, recante ‘Disposizioni integrative e correttive al decreto legislativo 18 aprile 2016, n. 50’, pubblicato in Gazzetta Ufficiale in data 5 maggio 2017, all’art. 60, comma 1 lett. f) stabilisce un tetto massimo per il punteggio economico entro il limite del 30 per cento.

I parametri fissati dal bando in procinto in pubblicazione non sono quindi in linea con le disposizioni del decreto, visto che assegnano un valore maggiore del consentito all’offerta economica. E’ vero che tale provvedimento entrerà in vigore solo il 20 maggio 2017 e quindi il bando, se pubblicato entro tale data, rispetterebbe la legge. Tuttavia il nostro è un richiamo alla correttezza e alla responsabilità: il bando va emesso in linea con quei parametri perché è assolutamente impensabile che un ente pubblico come l’INPS possa pubblicare un bando così importante, per un servizio che impiega oltre 2.200 persone (di cui 560 nella sola città de L’Aquila), prima del 20 maggio e non in conformità con le linee guida imposte dal correttivo appalti, avvalendosi quindi di una brevissima finestra temporale pur di ottenere le condizioni meno favorevoli ai lavoratori impiegati.

Tutto ciò metterebbe infatti a rischio la tutela dei posti di lavoro (peraltro prevista dalla clausola sociale) dato che, come è spesso accaduto nel passato, la componente economica ha un peso molto significativo nella valutazione delle offerte.

Confidiamo nella serietà e nel senso di responsabilità suo e dell’Ente che presiede, su questa e sulla questione più volte sottolineata: è fondamentale che  le garanzie di legge per i lavoratori nel bando in procinto di pubblicazione valgano sia per il personale che opera in appalto che in subappalto.