Stazione Pescara, la Polfer sgombera rifugio di romeni

Stazione Pescara, la Polfer sgombera rifugio di romeni. Sgomberata dalla Polfer un’area della stazione centrale di Pescara usata come rifugio di fortuna da senzatetto e disperati. Circa quaranta le persone identificate e fatte allontanare, quasi tutte di nazionalità romena.

L’intervento rientra nell’ambito dell’operazione ‘Stazioni sicure’, condotta dagli uomini della Polizia ferroviaria di Pescara, negli scali di competenza, da Silvi ad Ortona sulla costa e da Pescara a Sulmona (L’Aquila) verso l’interno. L’operazione della Polfer, diretta da Davide Zaccone, è stata portata avanti con l’ausilio dei cani antidroga. I senzatetto erano al di sotto di una rampa dello scalo, trasformata in un vero e proprio rifugio, con materassi ed oggetti vari. Per tutte le persone identificate che non risulteranno in regola verrà chiesto alla Prefettura un provvedimento di allontanamento dal territorio nazionale per perdita dei requisiti. Nell’area in questione sono state installate delle protezioni, per evitare che venga nuovamente usata come ricovero. Intanto proseguono le indagini della Polfer sul finto ordigno rinvenuto ieri mattina sulla linea adriatica, a Città Sant’Angelo. La bomba, costruita a regola d’arte, ma senza carica esplosiva, è stata fatta brillare dagli artificieri.

1 Commento su "Stazione Pescara, la Polfer sgombera rifugio di romeni"

  1. david celiborti | 25/05/2017 di 19:55 |

    Oggi la Polizia di Stato insieme alle altre forze dell’ordine oltre a proteggere l’ordine pubblico (malpagati e privi di strumenti dati in gestione-macchine sfasciate, assalti a coltellate vedi stazione di Milano ecc..!) devono fare gli spazzini ed altro per cacciare i cosiddetti “senzatetto” che privano della dignità la divisa che indossano! Che sfacelo! I Rumeni e non solo loro questi rom balcanici che crescono a dismisura cosa vengono a fare in Italia per dormire in giacgli di cartone! Potrebbero rimanere a casa loro nei loro campi! Sono un flagello di Dio rom balcanici, delinquenti albanesi (oggi ne sono precipitati due da un guardrail a Fermo mentre effettuavano una rapina!) bulgari, bosniaci, serbi(ancora una volta nomino Igor la bestia la cui caccia giornalmente ci costa € 200.000,00!)! Che c’è da dire ancora dei campi rom da cui ci sono sortite ladresche verso abitazioni, o aggressioni in strada o scippi in stazione e metrpolitana vedi la ragazza cinese scippata e finita sotto il treno! Che commento possiamo fare dei cara e delle baraccopoli sorte in parecchie città d’Italia, in cui sono ammassati africani che non fuggono da nessuna guerra, che giungono piangendo e dopo fanno piangere e provocano paura agli adulti e piccoli italiani che sono costretti a barricarsi in casa anche di giorno! Quando la gente di una cittadina, poi, di 500 abitanti si vede circondati da più di tremila africani allora è finita! Stiamo consegnando l’Italia a costoro, rinnegando Iìil nostro Dio, facendo erigere moschee dove non si sa cosa si fa! Il degrado e la sporcizia, la situazione igienica, la gomma e plastica che vengono quotidianamente bruciate! Nessuno fa nulla! Parlo naturalmente di n/s politici che li vanno a prendere come tanti “buoni samaritani” a casa loro. Questi africani adirittura vengono presi a mitragliate per spingerli a prendere il mare con i barconi, dalla milizia libica! Forse il capo del nostro governo aveva preso accordi con il governo libico per non far partire nessuno, no forse l’ho sognato o forse era una storia inventata per farci stare più tranquilli! Ci si rammarica (questo lo si può accettare!) che la gente anneghi: ma dobbiamo mettere in conto che come i nostri antenati che partivano, sapendo di trovare lavoro in Argentina, Stati Uniti, Canada, Germania ecc… dovevano mettere in conto questi rischi e pericoli(vedi film documentato il Titanic)! Poi se morivano dentro le miniere o in naufragi questi erano c..loro(poveri nostri antenati paragonati a questi clandestini!)! Mai nessuno si è levato in quel momento di disperazione a piangere, perchè le lacrime non c’erano più e lasciavano il pensiero alla sopravvivenza tramite il lavoro! Questi falsi turisti neri o dell’Est-Europa moriranno tutt’al più di noia, dato che non fanno nulla dalla mattina la sera con il loro smartphon, con gli occhiali da sole, con t-shirt, con capelli tirati a lucido, questi “migranti”hanno escogitato poi di mandare falsi minorenni che poi hanno 19/20 anni sulle coste italiane tanto qui con la scusa dell’accoglienza “diffusa” si può arrivare e rimanere tanto non si va oltre Ventimiglia, la rotta balcanica è stata chiusa: forse sono razzisti gli ungheresi, austriaci, francesi (questi ultimi stanno pagando lo scotto coloniale, finto intorno agli anni ’60 che li ha costretti ad accettare a casa loro tunisini, marocchini ed algerini, in Inghilterra (indiani, pakistani ecc…) oggi pagano tutte queste nazioni lo scotto del passato! L’Italia, invece, paga per tutti; avrebbe dovuto accogliere in maniera “morigerata” gli africani del Corno d’Africa, pur ando già pagato il debito della sconsiderata ed inutile occupazione coloniale, subendo atroci massacri perpetuati dagli indigeni! Gente questa è storia! L’Africa nera e non solo Sud America, Asia ci si sta rivoltando contro l’Italia e non è un’Africa , Asia ecc volte all’integrazione, al rispetto delle nostre leggi e alla gratitudine verso gli Italiani unici ad accogliere in questo momento, ma si mescolano e riverberano odi incomprensibili oltre quelli atavici e fondamentalismo, soprattutto islamico contro tutto e tutti! Mai visto, diciamo, un fondamentalismo radicato e spietato come quello islamico, no lo dico solo io, che ha dichiarato guerra a tutto il mondo e anche tra di loro Sunniti e Sciti non c’è pace ma IL JIAD! Solidarietà alle Forze dell’Ordine e chi vuole l’Italia libera …dalle paure di invasioni pericolose! La misura è colma! Vorrei che altri come me esprimessero un pensiero: vedo che tranne qualche caso sporadico, nessuno interviene in questi commenti anche per criticare ciò che scrivo, è un’Italia tranquilla serena e solidale che non avverte nulla! David

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