Chieti, ancora polemiche per l’autovelox a Bracciarola

Chieti, ancora polemiche per l’autovelox a Brecciarola. Torna ad essere messa in discussione la legittimità dell’autovelox posizionato a Bracciarola.

Questa volta a sollevare i dubbi sono i rappresentanti del Movimento 5 Stelle al Comune di Chieti i quali hanno annunciato il deposito di un Ordine del Giorno che mira ad evidenziare l’asserita illegittimità di funzionamento dell’autovelox fisso posto sulla SS 5 Tiburtina Valeria. Nel documento viene richiesta la regolarizzazione del dispositivo per il rilevamento della velocità.

“Tutto nasce dalla Delibera n. 4900/1993 – dice Ottavio Argenio – con la quale il Consiglio comunale ha definito il perimetro del centro abitato e dalla lettura del Decreto dell’allora Prefetto di Chieti Rocco De Marinis il quale, nell’individuare i tratti di Tiburtina all’interno dei quali era possibile installare gli autovelox, ha precisato che la progressive chilometriche he ricadono all’interno del centro abitato rendono necessario l’uso di strumenti di rilevamento con contestazione immediata delle infrazioni al codice della strada”.

La Consigliera Manuela D’Arcangelo precisa che:

“Dai documenti che abbiamo visionato emerge piuttosto chiaramente che l’autovelox presente sulla Tiburtina Valeria viene utilizzato in maniera totalmente illegittima perché quel tratto di strada non può essere qualificato come strada urbana di scorrimento (cat. D del codice della strada) non avendone le caratteristiche minime previste proprio dal codice della strada”. “Considerando che è praticamente impossibile interpretare in maniera estensiva o diversa la portata del Decreto prefettizio – dicono i due portavoce – ci sembra chiaro che l’intento perseguito dal Comune di Chieti sia totalmente diverso dalla corretta e legittima attività di prevenzione e di sicurezza e ci sembra altrettanto impossibile che nessuno si sia mai accorto delle criticità che abbiamo rilevato, soprattutto in considerazione di una Sentenza della Corte di Cassazione dello scorso mese di marzo che conferma i risultati cui siamo giunti”. “Con l’Ordine del Giorno che abbiamo depositato -conclude Ottavio Argenio – chiediamo che il funzionamento dell’autovelox sia rispettoso delle norme vigenti e che quindi le infrazioni al codice della strada vengano contestate immediatamente agli automobilisti. Allo stesso modo chiediamo che siano forniti adeguati chiarimenti e spiegazioni al Consiglio comunale da parte dell’amministrazione, che siano annullate in autotutela le contestazioni illegittime per le quali è ancora pendente il termine per proporre ricorso (al fine di evitare un possibile danno erariale) e che siano revisionate le previsioni di entrata derivanti dalle multe irrogate con quell’autovelox”