Regione Abruzzo, M5S e F.I. critici con il Presidente D’Alfonso

Regione Abruzzo, M5S e F.I. critici con il Presidente D’Alfonso. Il Presidente della Giunta Regionale D’Alfonso, secondo gli esponenti del Movimento 5 Stelle, sarebbe in forte difficoltà politica a causa delle spaccature nella sua maggioranza.

Forza Italia e Movimento Cinque Stelle attaccano la maggioranza di centrosinistra in Consiglio regionale:

“Non ha più i numeri per governare dopo che per la seconda volta in una settimana i lavori del Consiglio convocato dopo i ballottaggi per le elezioni amministrative sono saltati per mancanza del numero legale causato da assenze in seno al centrosinistra”, dicono in due note distinte. In particolare, nel pomeriggio un documento presentato dalla coalizione di governo con la quale si rinviavano alla prossima seduta i punti all’ordine del giorno, è stata votata da 15 persone, non sufficienti per il numero legale. “La legislatura è arrivata al capolinea. D’Alfonso non ha più i numeri per governare e decidere. Questo è un dato ormai acclarato poiché per la seconda volta in una settimana questa maggioranza di centrosinistra convoca un Consiglio regionale e non ha i numeri per garantire i lavori consiliari ed approvare le proposte di leggi all’ordine del giorno. Questa è la triste realtà ed abbiamo il dovere di registrare, denunciare e far conoscere agli abruzzesi”, affermano i consiglieri forzisti. Per il Movimento Cinque Stelle “sono finiti, la maggioranza Pd guidata dal Presidente D’Alfonso non ha più i numeri neanche per votare l’ennesimo rinvio di Consiglio regionale. Le spaccature all’interno della maggioranza portano all’ennesimo teatrino squalificante”. “Ormai il Presidente – dicono i consiglieri pentastellati – deve fare i conti con la realtà e con i conti che purtroppo non tornano più e che palesano una totale mancanza di fiducia anche da parte della sua stessa maggioranza, oltre che da tutti gli abruzzesi delusi fortemente da un Governo che si è caratterizzato solo per grandi promesse ma che in concreto nulla ha fatto nell’interesse dei cittadini e non ha più neanche il modo di dimostrare la sua esistenza in vita”