Saga in “confusione”, i sindacati contro il Presidente

Saga in “confusione”, i sindacati contro il Presidente. I segretari regionali delle organizzazioni sindacali dei trasporti Franco Rolandi della Filt-Cgil, Amelio Angelucci della Fit-Cisl e Giuseppe Murinni della Uilt-Uil, denunciano come la “Saga sia andata in confusione”, accusando il suo presidente, Nicola Mattoscio, di “fare il sindacalista proclamando lo stato di agitazione del personale”. LA REPLICA DELLA SAGA.

“Che la Saga fosse in confusione lo avevamo già evidenziato nel febbraio scorso – spiegano i tre sindacalisti in una nota – data nella quale le scriventi segreterie hanno sottolineato i molteplici paradossi e il delirio di onnipotenza della dirigenza e del CdA, oltre al pressapochismo di nuovi consulenti”. “Con gli ultimi accadimenti purtroppo si è toccato il fondo. Con una nota del 30 marzo scorso infatti il CdA della società si è improvvisamente travestito da organizzazione sindacale ed ha formalizzato uno stato di agitazione del personale della Saga inviando alla Prefettura di Pescara una comunicazione a tal fine (tecnicamente consistente nella attivazione della seconda fase delle procedure di raffreddamento e conciliazione di cui alla Legge 146/90). Il problema è che nessun Sindacato, unico legittimato dalla Legge ad avviare tali procedure, ha mai aperto alcuna vertenza presso Saga”. “Ebbene sì – sottolineano i sindacati – il Professor Mattoscio si cimenta in diritto sindacale non trovando di meglio da fare che esercitarsi in azioni e compiti altrui, passando quindi dai paradossi di febbraio alle stravaganze di aprile, evidentemente influenzato da un nuovo consulente (a proposito: quanto costa alla collettività?) che, dopo aver ottenuto grandi risultati (?) nella trattativa Alitalia, è stato chiamato in quel di Pescara per far decollare le relazioni industriali della Saga. Relazioni industriali che il vertice di Saga vorrebbe indirizzare esclusivamente verso tagli sul costo del lavoro dopo che, al contrario, si era partiti con un confronto a 360 gradi per poi atterrare sul banale utilizzo di una lavasciuga da parte del personale di rampa (questo viene definito da parte aziendale esempio di plurimansione determinante per il recupero sui costi aziendali)”. Le organizzazioni sindacali ribadiscono “la volontà di confrontarci avendo a riferimento traguardi ambiziosi, senza dimenticare però che il numero degli addetti è passato da 54 unità alle attuali 34 (-37%) a fronte di un progressivo aumento dei passeggeri passati dai 340 mila del 2006 agli attuali 620 mila, avendo l’obiettivo di raggiungere il numero di 820 mila entro il 2020 come da Piano Industriale avallato dalla Regione Abruzzo”. “In Saga – concludono – hanno impiegato due anni per uniformarsi all’orario di lavoro previsto dal Contratto Nazionale e si continuano a pagare lauti ad personam. Non vorremmo contrapporci al management travestito da Sindacato indossando i panni da datori di lavoro”.

LA REPLICA DELLA SAGA. In relazione al comunicato stampa di Filt Cgil, Fit Cisl ed Uil Trasporti, del 03aprile u.s. tendente a ridicolizzare il comportamento del vertice della Società Saga in occasione della convocazione presso la Prefettura di Pescara, la Società fa presente quanto segue: La vertenza è stata formalmente originata da una comunicazione delle Segreterie Regionali Abruzzo di Filt Cgil, Fit Cisl, Uil Trasporti ed Ugl T.A. del 23.03.2016 concernente una diffida a non modificare l’Organizzazione del lavoro ed a non intraprendere iniziative gestionali in assenza di un confronto sindacale, cui l’azienda ha fatto seguito con una prima fase di confronto, sospesa per attendere la conclusione della annunciata chiusura della base da parte di Ryanair che avrebbe avuto un impatto significativo sui livelli occupazionali della società. Superata con successo l’interlocuzione con Ryanair, l’azienda ha provveduto a riconvocare le OO.SS. al fine di proseguire l’esame congiunto su tutti gli aspetti concernenti la situazione aziendale e in particolare il costo del lavoro. Gli incontri si sono svolti il 07 ed il 21 novembre, il 06 dicembre ed il 12 ed il 20 gennaio u.s. ed hanno riguardato la necessità di un impiego di tutte le risorse impiegatizie ed operaie in completa polifunzionalità nell’ambito delle specifiche attività lavorative delle due categorie di personale, il rispetto delle norme contrattuali concernenti alcune voci retributive gestite in maniera difforme dal dettato contrattuale e non efficacemente supportate da pregressi accordi aziendali e, non da ultimo, i turni e l’organizzazione del lavoro. In data 30 gennaio è stata consegnata alle OO.SS. una bozza di accordo quadro finalizzata alla soluzione della vertenza. Le segreterie regionali ed Rsa si sono rifiutate di entrare nel merito dei singoli aspetti rappresentati configurando in tal modo, una situazione di stallo che di fatto evidenziava le condizioni di mancato accordo, che peraltro la società ha tentato di sottoscrivere con le OO.SS, al fine di poter proseguire la vertenza dando seguito alle relative procedure previste dalla provvisoria regolamentazione della Commissione di Garanzia per il Trasporto Aereo. E’ pertanto evidente che né il Presidente, che peraltro non ha deleghe operative gestionali, né il Consiglio di Amministrazione si sono esercitati in azioni e compiti altrui, ma si sono limitati, a seguito dell’andamento delle trattative tra il management aziendale e le OO.SS, a prendere atto dell’evoluzione degli incontri e a deliberare le azioni conseguenti alle previsioni normative in essere. L’Azienda pertanto respinge con forza ogni illazione sullo scambio di ruoli tra parte datoriale e parte sindacale ed invita le Organizzazioni Sindacali ad entrare nel merito delle questioni poste senza alimentare confusione ulteriore con dichiarazioni mediatiche inutilmente derisorie .  Peraltro, nell’ambito della riunione tenutasi in data 3.aprile us, in Prefettura, assenti le OO.SS. che hanno risposto alla convocazione Prefettizia adducendo motivi di nullità della procedura invocata dall’Azienda, la Società Saga ha ribadito il proprio punto di vista e si è dichiarata comunque disponibile ad accettare la proposta dell’Autorità Prefettizia di costituire un tavolo di confronto in tempi brevi, per esperire tutte le possibilità di ricerca di un accordo per la composizione della vertenza.