Aggressione davanti al Circolo Scumm, due provvedimenti cautelari

Aggressione davanti al Circolo Scumm, due provvedimenti cautelari. In merito all’ aggressione compiuta ai danni di due ragazzi dinanzi al circolo Scumm in Via delle Caserme a Pescara, compiuta da due giovani appartenenti all’area di estrema destra il 21 maggio u.s si registrano ulteriori novità.

Nella giornata di ieri gli agenti della Digos hanno dato esecuzione all’ordinanza della Misura Cautelare dell’Obbligo di Dimora nei comuni di residenza e del divieto di allontanarsi dalle rispettive abitazioni dalle ore 20.30 alle successive ore 08.00, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Pescara, Gianluca Sarandrea, nei confronti dei due autori del fatti L.D.F. di anni 25 di Pescara e V.P.P. di anni 24 di Silvi, entrambi indagati per le ipotesi di reato di cui agli artt. 110-582-583 e 585 C.P..

Intanto il sindaco Marco Alessandrini in una nota afferma che  “I nodi vengono al pettine e ciò è accaduto anche per lo sgradevole episodio di violenza, inutile e gratuita, avvenuto a maggio ai danni di due ragazzi frequentatori del circolo Scumm di via delle Caserme, rei di avere idee diverse da chi per affermarle usa le botte. I responsabili di quell’aggressione di stampo fascista sono stati individuati e per entrambi oggi c’è l’obbligo di dimora nei comuni di appartenenza, Pescara e Silvi. Voglio ringraziare le forze dell’ordine perché questi provvedimenti saranno sicuramente da monito per quanti sono invece convinti che per affermare le proprie idee serva la violenza. Ne sono grato anche perché a Pescara le regole ci sono e vanno rispettate: a me non piace una città dove si pestano le persone inneggiando al fascismo, né che riporti atmosfere degli anni 70, stagione di forte contrapposizione ideologica che ha visto molti ragazzi pagare anche con la vita le proprie idee. Di questo non abbiamo bisogno, abbiamo bisogno di essere inclusivi, abbracciare e dare esempi positivi di accoglienza, perché la diversità è ricchezza e perché un modello che ha causato sofferenza, morti e guerre di certo non è un buon orizzonte, né un esempio per un futuro migliore”.