CNA Abruzzo, economia a due velocità

CNA 08/07/17 (FotoWireless)

CNA Abruzzo, economia a due velocità.  “Si disegna un Abruzzo a due velocita’: con le medie e grandi imprese, guardando soprattutto a ordini, fatturati, buone performance dell’export, quasi sempre di natura esogena, che sono ripartite grazie e soprattutto ai mercati internazionali; e le micro e piccole imprese che continuano invece a soffrire a causa di un mercato interno ancora stagnante, di una stretta creditizia molto forte e di una pressione fiscale che si attesta mediamente intorno al 61% del reddito prodotto. Tanto da rappresentare veri macigni che frenano pesantemente la ripresa”.

E’ l’analisi preoccupata delineata alla platea di delegati dal presidente uscente della Cna Abruzzo, Italo Lupo, che all’auditorium Petruzzi, a Pescara, ha aperto nel pomeriggio i lavori dell’assemblea elettiva quadriennale della confederazione artigiana abruzzese. L’assemblea – che vede la presenza, tra gli ospiti, del presidente nazionale della Cna, Daniele Vaccarino, e del presidente della Regione Abruzzo, Luciano D’Alfonso – rappresenta anche l’ultimo atto, alla guida della Cna abruzzese, di Italo Lupo; in serata, infatti, i 120 delegati presenti dovranno scegliere, per la sua successione, tra due candidati: Savino Saraceni, di Orsogna, imprenditore metalmeccanico, 62enne, per otto anni presidente della Cna di Chieti; e Giorgio Stringini, 47 anni, aquilano, titolare di una societa’ che opera nel campo della manutenzione degli ascensori, per otto anni presidente della Cna del Capoluogo. Nella sua analisi, Lupo ha indicato anche i fattori che frenano la capacita’ di competere del sistema Abruzzo, ed in particolare del mondo della micro impresa e dell’artigianato: contrazione del credito, inefficienza della macchina burocratica, lentezza nell’erogazione delle poche risorse disponibili, a cominciare dai bandi comunitari: “La nostra rimane una Regione lenta, poco efficiente e burocratica. E le risorse, pur copiose del Masterplan, Por-Fesr Fse ed Fsc producono ancora pochi cantieri, non arrivano alle imprese, agli enti locali, ai soggetti a vario titolo beneficiari; non si stanno ancora trasformando in economia reale che porta veri benefici e crea benessere ed occupazione”. A D’Alfonso, Lupo ha indicato quelli che, a detta della Cna abruzzese, sono gli ingredienti essenziali per sostenere l’incerta ripresa: ricostruzione della aree colpite dai terremoti; sviluppo delle infrastrutture (in testa il collegamento con le reti di Alta velocita’ ferroviaria), ulteriore potenziamento dell’aeroporto e dei principali porti; introduzione su vasta scala della banda larga; rigenerazione urbana; sviluppo dei parchi e delle riserve naturali; risanamento delle acque di balneazione. E, per quel che riguarda la micro impresa, sostegno alla trasmissione d’impresa, formazione, aiuto all’internazionalizzazione, sviluppo delle tecnologie digitali.