Sulmona, il Sindaco dice no alla variante A/25.

Sulmona, il Sindaco dice no alla variante A/25. La vicenda della variante autostradale e del progetto Toto sarà portata all’attenzione del Consiglio comunale, nella seduta di giovedì prossimo, di tutte le amministrazioni della Valle Peligna, della Valle del Sagittario e dell’Alto Sangro per adottare un atto che blocchi “questo scempio ambientale ed economico”.

Lo annuncia il sindaco di Sulmona, Annamaria Casini, ricordando che l’Autostrada dei Parchi vorrebbe realizzare 40 km di nuove gallerie a doppia canna che consentirebbero di accorciare le autostrade A24 e A25,

“sforbiciando le zone piene di curve, trasformando un tracciato in un lungo rettilineo”. Il progetto è stato depositato due anni fa dal gruppo Toto al Ministero ed è in attesa del via libera. “Messo così sembrerebbe un sogno avveniristico, a tutto vantaggio della percorrenza veloce e della sicurezza. Ma così non è. Cercherò in tutti i modi di contrastare, con l’aiuto di altri amministratori del territorio con i quali stiamo discutendo da alcune settimane – sottolinea il sindaco – che si realizzi un tunnel da Cerchio a Bussi sul Tirino, con la conseguente eliminazione dei caselli di Pescina, Cocullo e Pratola Peligna-Sulmona. Ora basta. Non è accettabile che l’avvicinamento di dieci miseri minuti tra Roma e Pescara passi come una schiacciasassi su un ambiente che dobbiamo preservare e sulle speranze di intere comunità della Valle Peligna, Valle del Sagittario e dell’Alto Sangro”. Il sindaco ricorda anche che sul progetto “è stato chiesto il parere di geologi che hanno illustrato i grandi rischi di realizzare tunnel e gallerie a ridosso delle principali faglie sismiche. Altro che Autostrada dei Parchi: questo progetto cancella di fatto ogni possibilità di accesso al Parco nazionale della Majella, senza dimenticare che la zona industriale di Sulmona, in profonda crisi, sarà completamente tagliata fuori dalla connessione autostradale. Un’idea che spegnerebbe ogni speranza di rilancio con nuove attività economiche, mettendo a serio rischio la competitività di quelle esistenti”. Secondo Casini anche l’ospedale potrebbe garantire meno prestazioni rispetto al passato: “È a rischio anche l’assistenza sanitaria per i cittadini. Questo progetto rende più difficili e tortuosi i collegamenti con gli ospedali più grandi. Non ci faremo oscurare da progetti che non abbiamo condiviso e che non ci piacciono, nella sostanza e nella forma”.