Smog Pescara, il Forum H2O sollecita la prevenzione

Smog Pescara, il Forum H2O sollecita la prevenzione. I rappresentanti del Forum H2O invitano l’assessore comunale scotolati a fare prevenzione sul problema dell’inquinamento atmosferico in città. Di smog si muore e nel Capoluogo Adriatico, è stato detto, si continua a far finta di nulla.

 

Le polveri sottili provocano morti sia per malattie acute sia per problemi cronici. Lo dicono l’Organizzazione Mondiale della Sanità e una montagna di pubblicazione scientifiche ma a Pescara l’amministrazione vuole far finta di nulla. I danni ci sono, ora, ma non si vogliono prevenire! Abbiamo letto trasecolati le plurime dichiarazioni alla stampa dell’Assessore Scotolati sul continuo sforamento dei limiti di legge giornalieri, ben 16 giorni in poco più di un mese e mezzo. Un giorno su tre, affermano nella nota i rappresentanti del Forum H2O. Ricordiamo che Pescara, si legge ancora, viene da una lunga sequenza, compreso il 2016, di anni con superamento del limite annuale di 35 giorni di sforamenti per le polveri sottili fissati dalle normative internazionali. Per l’assessore prima di prendere provvedimenti si può tranquillamente aspettare il nuovo sforamento dei limiti annuali che avverrà probabilmente ad ottobre-novembre. Una posizione anti-scientifica e inaccettabile dal punto di vista del rispetto delle normative comunitarie che impongono azioni obbligatorie nelle città che sforano i limiti per prevenire il ripetersi di situazioni a rischio attestate dai dati dell’anno precedente.

Le polveri sottili fanno male e provocano diversi morti a Pescara, sottolineano gli esponenti del Forum H2O, stando alle statistiche dei principali organismi scientifici e tenendo conto della popolazione dell’area metropolitana. Vogliamo ricordare all’Assessore Scotolati e alla giunta comunale di Pescara che le normative ambientali si fondano sul principio della prevenzione. L’art.3 ter del Testo Unico dell’Ambiente così recita “3ter Principio dell’azione ambientale

  1. La tutela dell’ambiente e degli ecosistemi naturali e del patrimonio culturale deve essere garantita da tutti gli enti pubblici e privati e dalle persone fisiche e giuridiche pubbliche o private, mediante una adeguata azione che sia informata ai principi della precauzione, dell’azione preventiva, della correzione, in via prioritaria alla fonte, dei danni causati all’ambiente, nonché al principio «chi inquina paga» che, ai sensi dell’articolo 174, comma 2, del Trattato delle unioni europee, regolano la politica della comunità in materia ambientale.”

Il secondo considerando della Direttiva 50/2008/CE sulla Qualità dell’Aria così recita: “Ai fini della tutela della salute umana e dell’ambiente nel suo complesso, è particolarmente importante combattere alla fonte l’emissione di inquinanti nonché individuare e attuare le più efficaci misure di riduzione delle emissioni a livello locale, nazionale e comunitario. È opportuno pertanto evitare, prevenire o ridurre le emissioni di inquinanti atmosferici nocivi e definire adeguati obiettivi per la qualità dell’aria ambiente che tengano conto delle pertinenti norme, orientamenti e programmi dell’Organizzazione mondiale della sanità.” L’assessore Scotolati se non è in grado di risolvere o almeno affrontare il problema, conclude la nota, non scarichi le conseguenze della sua inazione sui cittadini (spesso sui bambini) e, nel caso, tragga le conseguenze.