Coronavirus, Agenzie di viaggio chiedono annullamento tributi

Annullamento dei contributi previdenziali per almeno 8 mesi, istituzione di un fondo di emergenza, sospensione ed annullamento di tributi locali e tasse regionali (Ires, Irpef, Imu, Tasi), nonché del pagamento delle utenze, istituzione di un tavolo di crisi presso la Regione con tutti gli operatori turistici, al fine di studiare ed attuare una serie di misure per salvare le imprese turistiche, che contano migliaia di addetti.

Sono le richieste che un gruppo di oltre 120 titolari di agenzie di viaggio, di aziende del settore privato di noleggio pullman ed NCC abruzzesi hanno inviato in una missiva al presidente della Regione Marco Marsilio, all’assessore al turismo e alle attività produttive Mauro Febbo e a tutti i consiglieri regionali.

“Siamo coscienti – scrivono gli agenti di viaggio e turismo – del fatto che l’epidemia da Covid-19 è in primis un’emergenza di sanità pubblica, pertanto assolutamente prioritaria, ma è anche un’emergenza economica e proprio su questo punto vogliamo rivolgere a lei un accorato appello, affinché si faccia garante dei nostri diritti ed in particolare modo dell’art 35 della costituzione laddove si recita che La Repubblica tutela il lavoro in tutte le sue forme ed applicazioni. Presidente noi in questo momento non ci sentiamo affatto tutelati dal decreto legge Cura Italia, nel quale gli interventi previsti appaiono insufficienti rispetto alla gravità della situazione economica delle nostre aziende”.

Il settore che ruota intorno ad agenzie di viaggio e noleggio di pullman ed Ncc, che conta un migliaio di addetti, ha completamente azzerato i fatturati di marzo e dei mesi precedenti nel giro di poche settimane, a seguito delle tante richieste di annullamenti e di rimborsi di pratiche presenti e future. Per le agenzie di viaggio l’impatto negativo è a doppio senso, anche a causa delle innumerevoli restrizioni che hanno posto in essere i vari Paesi del mondo, per cui oggi più che mai esiste la fondata preoccupazione che neanche dopo l’emergenza saranno in grado di svolgere la loro attività lavorativa.

“Chiediamo – continuano nella lettera le 120 agenzie di viaggio – misure dirette di sostegno nei confronti del nostro settore duramente, tra i più colpiti dalla diffusione del Coronavirus e di rappresentare al Governo le nostre richieste, affinché modifichi le misure prese, e si arrivi ad un’azione congiunta anche con l’istituto di previdenza sociale per richiedere annullamento e non sospensione dei contributi previdenziali per almeno 8 mesi, un fondo di emergenza per il comparto è un tavolo tecnico per il rilancio del settore in ginocchio, che rischia di lasciare senza lavoro un migliaio di addetti. Speriamo che le nostre istanze possano essere poste tra le priorità dell’agenda politica regionale”.

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