Via Verrino Pescara: lavori in strada privata senza avvisare i residenti

Il Comune di Pescara avrebbe svolto dei lavori in una strada privata in Via Verrino senza avvisare i residenti i quali ci hanno inviato una nota per denunciare la situazione.

“In qualità di condomini e proprietari di una parte della carreggiata stradale di Via Verrino, larga poco più di tre metri, intendiamo portare all’attenzione dell’opinione pubblica l’operato del Comune di Pescara che, in maniera arbitraria e senza aver in alcun modo consultato i residenti proprietari della strada privata, ha rimosso i paletti di delimitazione della stessa ed abbattuto una porzione di muro all’ingresso della via, trasformando la strada suddetta in un’arteria transitabile da chiunque anziché solo da chi ne  ha diritto. Lamentiamo pertanto la circostanza che – nonostante i ricorsi e le richieste di chiarimento più volte avanzate al Comune, ed in particolare al Comando di Polizia Municipale e dell’Ufficio legale del Comune , a distanza di oltre otto mesi ancora nessuna risposta né giustificazione è stata fornita e quello che a tutti gli effetti appare come un blitz non supportato da concrete motivazioni giuridiche né di particolare convenienza alla circolazione complessiva della zona. La notevole ristrettezza della carreggiata, la totale mancanza d’illuminazione e l’inesistenza di un qualunque marciapiede, sono alcune delle motivazioni che rendono la strada, una volta ad uso esclusivo dei residenti proprietari, fruibile a qualunque autovettura, senza talvolta il minimo rispetto del limite previsto di 20 Kmh, e che rendono pertanto di estrema pericolosità il transito dei pedoni, e quindi il rientro nelle proprie abitazioni, soprattutto notturne. Ci chiediamo pertanto in base a quali criteri si sia potuto arbitrariamente intervenire su una strada privata, senza prima adottare le opportune azioni d’informazione e concertazione con i proprietari della strada, intervenendo dalla sera alla mattina e rimuovendo quei paletti che erano a protezione della zona di proprietà esclusiva dei residenti. Chiediamo quindi che, attraverso l’opportuno risalto mediatico si possa far sì che dopo 8 mesi di silenzio assoluto e di sopportazione dei conseguenti rischi e disagi a seguito di quello che consideriamo un vero e proprio sopruso, il Comune provveda a ripristinare la situazione esistente, o saremo costretti ad intervenire di nostra iniziativa, riposizionando paletti o quant’altro a recinzione o blocco dell’accesso, al fine di evitare l’ingresso di autovetture non appartenenti ai residenti.”