Venerdì Santo Abruzzo: su Rete8, alle ore 21, le Processioni del Cristo Morto

Anche quest’anno, come ormai consuetudine, su Rete8, sarà possibile seguire, a partire dalle ore 21, i momenti salienti dei Riti della Settimana Santa e delle principali Processioni del Venerdì Santo d’Abruzzo: Chieti, Lanciano, Sulmona, Teramo, L’Aquila e Pescara.

Il Venerdì Santo è uno dei giorni più importanti del “Triduo Pasquale” ed è il giorno in cui, anche in Abruzzo, come nel resto della Penisola, in tutti i comuni grandi e piccoli, si svolge la Processione del Cristo morto, della Madonna Addolorata e dei simboli della Passione. Si celebra il significato della Croce e il sacrificio che Gesù ha fatto per salvare gli uomini dal peccato.

Nello speciale potremo rivedere le Processioni del Venerdì Santo di Chieti, Lanciano, Teramo, L’Aquila , di Sulmona e di Pescara con immagini e commenti di sacerdoti ed esperti e studiosi di riti popolari e religiosi.

Dalla Messa in Coena Domini (la cena del Signore) del Giovedì Santo, durante la quale si svolge il rito della lavanda dei piedi, le campane vengono ” legate” e resteranno in silenzio fino alla notte di Pasqua in cui avviene l’annuncio che Cristo è risorto ( a tre giorni dalla morte per crocifissione).

Nelle letture della Santa Messa del Venerdì Santo si parla della solitudine di Gesù, del tradimento dei suoi discepoli (Pietro che lo rinnega per ben tre volte prima del canto del gallo e Giuda che lo vende per 30 denari),del grande sacrificio e dell’accettazione della volontà del Padre che lo porta ad offrire la propria vita per salvare l’umanità dal peccato.

Al centro della funzione religiosa, infatti, c’è la Passione di Cristo e si legge il Vangelo di Giovanni 18, 1-19, 42 in cui l’evangelista racconta gli avvenimenti che vanno da tradimento e bacio di Giuda alla deposizione di Gesù nel Sepolcro da parte di Giuseppe d’Arimatèa e Nicodemo. Nel Vangelo del Venerdì Santo è quindi raccontato anche l’incontro con Pilato, l’episodio del tentativo di liberazione scambiandolo con Barabba, il pianto di Maria Vergine e di Maria Maddalena sotto la Croce di Gesù. E’ una lettura abbastanza lunga se confrontata con il Vangelo delle altre domeniche ed è certamente un momento che richiede riflessione e raccoglimento. Nel Vangelo è chiara anche la presenza di Maria Maddalena. Oltre alla lettura del Vangelo e all’Eucarestia durante la messa del Venerdì Santo è fondamentale anche il momento di adorazione della Croce. In genere la Croce viene portata coperta da un velo e poi scoperta man mano dal sacerdote che nel frattempo recita la formula “Ecce lignum crucis”.

In Abruzzo, all’imbrunire si ripete il rito della Processione del Cristo morto che in alcune località è diventata evento e richiama tantissime persone e turisti.

La processione più antica d’Abruzzo, e secondo alcuni studiosi la più antica d’Italia, è quella di Chieti, nata nell’842 dopo Cristo e dal 1603 è organizzata dall’Arciconfraternita del Sacro Monte dei Morti. La rappresentazione è caratterizzata dal Miserere di Saverio Sellecchy e dai confratelli incappucciati, elemento presente anche nella processione di Lanciano dove il giovedì Santo, durante la processione curata dall’Arciconfraternita Orazione e Morte “San Filippo Neri”, il cireneo scalzo porta la pesante croce.

INFORMAZIONI UTILI SULLA PROCESSIONE DEL VENERDI’ SANTO A CHIETI:

A L’Aquila il rito ha assunto un significato ancora più particolare dopo il sisma del 2009 e il corteo e i simboli della Passione di Cristo, realizzati dal maestro Remo Brindisi, dalla basilica di San Bernardino sfilano in rigoroso silenzio tra i palazzi del centro storico del capoluogo di regione.

Antiche e molto suggestive anche le due Processioni di Sulmona in attesa della celebrazione della “Madonna che scappa” che si svolge la domenica di Pasqua. La prima, detta “del pomeriggio “, è organizzata dalla Confraternita di Santa Maria di Loreto. La seconda è curata dai confratelli dell’Arciconfraternita della Santissima Trinità (detti “trinitari” che vediamo nella foto in basso). Esce intorno alle ore 20,00 dalla Chiesa della Santissima Trinità e si snoda per le vie del centro storico di Sulmona. Una caratteristica è il passo lento e dondolante dei trinitari, lo “struscio” che dà una tipica e suggestiva cadenza a tutta la processione e che, secondo la tesi più accreditata, è un antico gesto di contrizione e di implorazione che si compiva entrando in una chiesa o in un santuario strisciando a terra, ritti sulle ginocchia.Segue con una fila orizzontale di sette portatori di lampioni processionali (o “fanali”) tipici e caratteristici di foggia settecentesca.

A Teramo sono due gli appuntamenti che scandiscono questo importante rito: all’alba la Processione della Desolata (nella foto in basso) che rappresenta il dolore della Madre di Gesù che cerca il figlio nelle chiese cittadine , e quella che si svolge al tramonto.

In provincia di Pescara, oltre alla processione della città capoluogo dove il corteo prende le mosse dalla cattedrale di San Cetteo, Santo Patrono di Pescara, è famosa anche quella di Penne, istituita nel 1570, in cui si può ammirare la Coperta funebre, conosciuta come Copertone, ricamata in oro ed argento e fili di seta variopinti con la tecnica del punto raso.

Nella foto in basso la Processione del Cristo Morto di Pescara:

A Lanciano si rinnova la tradizione della “processione degli incappucciati”, il rito, la cui origine risale al XVI secolo, si svolge la sera del Giovedì Santo. Per i cristiani è l’ultima cena, la sera del tradimento.

GUARDA IL SERVIZIO DEL TG8: