Vendemmia 2017 in Abruzzo: meno vino ma di qualità

Secondo Coldiretti Abruzzo la vendemmia 2017 verra’ ricordata per una quantita’ tra le piu’ scarse del dopoguerra, ma una qualita’ fortunatamente salva.

Dall’indagine dell’Associazione degli agricoltori emerge che la raccolta annuale dell’uva è caratterizzata da un forte calo di produzione determinato dalle condizioni climatiche e soprattutto dalla grave siccita’ che quest’anno ha colpito il territorio regionale.

In una nota Coldiretti spiega che c’ è stata ” una diminuzione dal 30% al 40% su una produzione media di circa 4,5 milioni di quintali di uva e 3 milioni di ettolitri di vino, di cui almeno un milione a denominazione di origine, per un totale di circa 18mila aziende vitivinicole attive, su una superficie agricola complessiva di oltre 32mila ettari, di cui circa 3.600 a biologico. Insomma, manchera’ sugli scaffali una bottiglia su tre di vino abruzzese rispetto al 2016, ma il vino sara’ comunque di ottima qualita’. Anche perche’, mai come quest’anno, a fare la differenza sara’ la bravura e la competenza dei viticoltori che hanno saputo intervenire con le irrigazioni di soccorso e con una raccolta anticipata su alcune varieta’. I vitigni piu’ conosciuti e diffusi si confermano anche quest’anno Montepulciano d’Abruzzo e Trebbiano, anche se negli ultimi anni stanno riscuotendo sempre maggiore interesse il Pecorino, la Passerina, il Moscato, la Cococciola e il Montonico. La vitivinicoltura abruzzese e’, oggi, una realta’ importante tanto che l’Abruzzo puo’ considerarsi tra le regioni in cui il vino, con particolare riferimento al Montepulciano, ha saputo imporsi fino a diventarne l’immagine di riferimento, con una filiera che costituisce il principale comparto agricolo regionale (21% dell’intera Plv, la piu’ elevata incidenza tra le regioni italiane) e una produzione media di vino rappresentata dal 70% di vini rossi e da un restante 30% di bianchi. Una realta’ sempre piu’ fiorente anche per i numerosi apprezzamenti che arrivano dall’estero, che si traducono con una crescita delle esportazioni che hanno registrato un aumento dell’8% nel 2016 con un positivo trend confermato anche dai dati relativi ai primi mesi del 2017 e che, a fine anno, potrebbe addirittura migliorare”.