Vendemmia 2016 Abruzzo: una buona annata

Sarà una buona annata il 2016 per la vendemmia in Abruzzo. Per Coldiretti il mese di settembre sarà un mese decisivo.

Potrebbe essere una buona annata il 2016 per la vendemmia in Abruzzo. Coldiretti in una nota afferma che molto dipenderà dal mese di settembre anche se le condizioni attuali pare che facciano ben sperare. Coldiretti spiega che la raccolta è iniziata per le varietà precoci (chardonnay, pinot, ecc) ma le operazioni vendemmiali dovrebbero partire la prossima settimana per il resto dei bianchi e a metà settembre per alcune varietà di rossi come il Merlot, mentre per il Montepulciano si dovrà aspettare la fine di settembre e gli inizi di ottobre.

L’associazione degli agricoltori afferma che si registra “Un leggero ritardo per le varietà autoctone tra cui anche pecorino, trebbiano, passerina e cococciola su cui ha sicuramente influito il clima, essendo stata una stagione abbastanza fresca. Il clima, in alcune zone anomalo ha, comunque, determinato una situazione a macchia di leopardo ma, secondo le prime stime, si può ben prevedere una produzione in linea con lo scorso anno, con molta probabilità leggermente superiore con buona pace delle 18mila aziende vitivinicole attive e sempre a più alta specializzazione su una superficie agricola complessiva di oltre 32mila ettari di vigneto specializzato (di cui circa 3.600 a biologico) tanto che l’Abruzzo può considerarsi oggi tra le regioni in cui il vino , con particolare riferimento al Montepulciano, ha saputo imporsi fino a diventarne l’immagine di riferimento, con una filiera che costituisce il principale comparto agricolo regionale (21% dell’intera PLV, la più elevata incidenza tra le regioni italiane) e una produzione media di vino rappresentata dal 70% di vini rossi e da un restante 30% di bianchi. Una realtà sempre più fiorente anche per la qualità del prodotto vinicolo, che per il 2016 si preannuncia molto promettente in linea con i sempre maggiori apprezzamenti che arrivano dall’estero. Negli ultimi anni si è registrato un vero e proprio boom dell’export con cantine che commercializzano direttamente anche fuori Italia ed organizzano iniziative di degustazione per attirare un sempre maggior numero di clienti e far conoscere il proprio prodotto “.